Nella hit parade degli alimenti più appetiti dai golosi, il cioccolato senza dubbio primeggia o comunque si piazza nelle primissime posizioni in quanto a indice di gradimento. Ma il cioccolato non è soltanto un alimento buono e gustoso, in quanto può vantare anche preziose proprietà per la salute. Perché il cioccolato sia anche salutare è importante però che sia fondente e quindi deve contenere cacao almeno al 70%. Quello che in genere si trova in commercio è composto invece principalmente da grasso e zuccheri, per cui è bene non farne un largo consumo.
Cioccolato: gli effetti benefici sulla salute
Numerosi studi evidenziano che il cioccolato faccia bene al cuore in quanto contiene importanti antiossidanti, in particolare i polifenoli che aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari. Il cacao combatte il colesterolo Ldl, quello nocivo per la salute. Ha quindi un effetto protettivo sulla salute di arterie e vasi sanguigni che predispone allo sviluppo di infarti, ictus e arteriosclerosi.
La teobromina, l'alcaloide del cioccolato, (una tavoletta da 100 grammi di cioccolato fondente ne contiene circa 600-1800 mg) ha un effetto vasodilatorio e cardiotonico. E' presente anche la caffeina, nota sostanza dall'effetto psicostimolante nella misura di 20-60 mg.
I flavonoidi (epicatechina, catechina, quercetina) sono dei polifenoli dalle molteplici proprietà salutari: oltre a contrastare le malattie cardiovascolari, l'ipertensione, sono utili anche contro l'invecchiamento della pelle.
Il cioccolato è anche ricco minerali: in particolare contiene in maniera considerevole il magnesio che stimola la trasmissione degli stimoli nervosi, buono anche l'apporto di ferro, fosforo e potassio. Le fibre ci aiutano invece a raggiungere il senso di sazietà con effetti favorevoli sulla motilità intestinale.
E' un alimento indicato anche per gli sportivi perché quello fondente è utile a recuperare gli sforzi dopo l'attività fisica.
E' meno noto che il cacao amaro contiene sostanze antibatteriche che ci proteggono dalla carie, tuttavia va sottolineato che questo effetto è nullificato dalla presenza dello zucchero.
Molto spesso si sottolineano gli effetti sull'umore del cioccolato. Ed in effetti in questo caso sia la scienza che l'esperienza possiamo dire che concordano perfettamente, al punto che per il cioccolato è valso l'appellativo di antidepressivo naturale. A stimolare questa sensazione di benessere sono soprattutto la teobromina e la caffeina. Il magnesio invece aiuta la concentrazione facendoci sentire meno stanchi. Il cioccolato grazie alla presenza di antiossidanti aiuta a prevenire anche le malattie del fegato. Inoltre migliora le funzioni cerebrali, pertanto può diminuire il rischio delle malattie neurodegenerative quali l'Alzheimer.
Cioccolato: quanto mangiarne
Per beneficiare al massimo delle proprietà di questo alimento se ne dovrebbero consumare fra i 40 e i 70 grammi settimanali, pertanto rapportato a ogni giorno se ne prevede il consumo tra i 10 e i 20 grammi, quantità che corrisponde a circa 1-3 cubetti, sulla base della forma delle tavolette.
Riguardo agli orari in cui consumare il cioccolato, i momenti migliori sono soprattutto a colazione e anche negli spuntini mattutini e pomeridiani. Tenendo conto dell'apporto lipidico del cioccolato è bene assumerlo da solo o comunque non associarvi alimenti calorici e grassi quali latticini e formaggi.
Cioccolato: controindicazioni
Tuttavia il cioccolato, noto anche come cibo degli dei, presenta delle controindicazioni di cui bisogna tenere conto nella valutazione complessiva di questo alimento. In particolare le ammine presenti potrebbero dar luogo a una lieve dipendenza. La teobromina in particolare ad alte dosi è causa di nausea, vomito, perdita di appetito, diminuzione del sonno, sudorazione, tremori ansia, ma si tratta di effetti altamente improbabili considerando le quantità di cacao che normalmente vengono consumate. Chi soffre di osteoporosi o comunque di patologie che comportino una demineralizzazione delle ossa, dovrebbe limitarne il consumo a causa della presenza dell'ossalato che ostacola l'assorbimento del calcio. Anche le donne in gravidanza e in allattamento o chi è soggetto ad attacchi frequenti di emicrania, aritmia o tachicardia accertata ipersensibilità alle sostanze nervine farebbe bene a limitarne il consumo.