Il sale in genere è il condimento che siamo soliti utilizzare di più. In realtà come nel caso di altri elementi, non bisogna demonizzarlo. Il sale infatti è importante per far sì che l'organismo mantenga un equilibrio chimico per lo svolgimento delle sue funzioni. Si tratta dell'omeostasi cellulare. In questo senso ne sono sufficienti 500 milligrammi al giorno. Tra gli effetti positivi del sale vi è che previene la carenza di iodio che nel nostro paese è piuttosto diffusa. L'Oms e il Ministero della salute italiano ne raccomanda il consumo di 3-4 grammi al giorno. Secondo studi recenti invece il consumo quotidiano medio di sale corrisponde a 10 grammi a persona, ovvero 4 grammi di sodio al giorno a persona che arriva a quasi dieci volte in più rispetto alla soglia fisiologica necessaria.
Se il consumo di sodio è importante aumenta infatti il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, quali l'infarto e l'ictus. Oltre a ciò, un consumo di sodio eccessivo è associato a una maggiore incidenza di tumori allo stomaco e di rischio di osteoporosi a causa di una maggiore escrezione del calcio tramite le urine.
Dieta e sale: come regolarsi
Mangiare è un piacere e il sale contribuisce a insaporire i cibi e quindi a renderli appetibili. Tuttavia diminuire il sale non è una grande rinuncia se lo si fa un poco giorno dopo giorno. Inoltre è possibile sostituirlo utilizzando spezie o erbe aromatiche aceto e anche succo di limone. Attenzione però che sono ricchi di sale anche alcuni condimenti utilizzati in sostituzione dello stesso quali ketchup, salsa di soia e dado da cucina.
Il sodio è presente in molti alimenti naturali, in particolare lo si trova in carne, pesce, verdura frutta e persino nell'acqua. Per quanto riguarda invece gli alimenti trasformati è presente nel pane, ma anche nei prodotti da forno, ad esempio biscotti e crackers e anche nelle brioches da prima colazione. Grandi quantità di sale sono contenute anche negli insaccati e nei formaggi.
Quando si utilizza un eccesso di sodio l'organismo ci lancia alcuni segnali. Uno dei primi è la sensazione di sete. L'eccesso di sale è anche causa di un accumulo di liquido nei tessuti dell'organismo. Si verifica quindi la ritenzione idrica. A risentirne sono anche i reni che faticano nella loro opera di filtraggio e depurazione del sangue.
Non tutto il sale è uguale
Sale iodato è un sale a cui viene aggiunto iodio. Serve a prevenire o correggere la carenza di iodio. In ogni caso anche per il sale iodato valgono le stesse raccomandazioni di utilizzo previste per quello non iodato. In altre parole non esagerate.
Sale raffinato che può essere fino o grosso contiene solo cloruro di sodio e lo si ricava dalla raffinazione del sale marino oppure della salgemma.
Sale dietetico. L'utilizzo di questo sale può essere consigliato dal medico a chi soffre di ipertensione e ha difficoltà a limitare il consumo di sale comune. Ha quale caratteristica di contenere meno iodio in quanto il cloruro di sodio è sostituito in parte dal cloruro di potassio.
Per ridurre l'assunzione di sodio bisogna leggere attentamente quanto riportato sull'etichetta dai prodotti orientandoci quindi nella scelta di alimenti a basso contenuto di sodio.