La frutta e la verdura non amidacea può esserci d'aiuto per tenere sotto controllo il peso o per dimagrire nel caso in cui abbiamo qualche chilo di troppo. Per verdure a basso contenuto di amido si intendono quelle a basso indice glicemico, il cui apporto nutritivo viene quindi assorbito più lentamente.
Per comprendere però i vantaggi che derivano dalla presenza nella dieta di verdure non amidacee dobbiamo partire dalla definizione dell'amido. Spesso in campo alimentare ma non solo, si tende ad applicare schemi di tipo manicheo che si risolvono in un questo fa bene questo fa male. In realtà l'alimentazione è un processo complesso che chiama in causa una molteplicità di fattori.
L'amido conosciuto anche come fecola, è un carboidrato di riserva contenuto nelle piante. Si accumula sotto forma di granuli nelle radici, nei tuberi e nei semi. Si tratta quindi di una riserva energetica per le piante. Nell'ambito dell'alimentazione umana sono molto utilizzati l'amido di patata, di frumento, mais, riso e manioca. Chi è affetto da celiachia o da intolleranza al glutine dovrebbe evitare di consumare alimenti prodotti con amido di grano a causa del glutine. Gli alimenti che lo contengono risultano piuttosto calorici, per cui consumare cibi amidacei con regolarità comporta un aumento del glucosio nel sangue, che se si associa anche a sedentarietà, può incrementare il rischio di diabete e obesità.
Proprio per questi motivi sarebbe preferibile il consumo di verdure non amidacee. In particolare uno studio condotto dalla Harvard University School of Public Health di Boston e pubblicato sulla rivista Plos Medicine ha evidenziato che più aumenta il consumo di frutta e verdura non amidacea tanto più si riduce il rischio di aumentare di peso.
Verdure a basso contenuto di amido
Per le ragioni sopra evidenziate sarebbe quindi meglio privilegiare il consumo di verdure non amidacee. Tra le più comuni e facilmente reperibili troviamo aglio, broccoli, cicoria, lattuga, prezzemolo, porro, erba cipollina, spinaci, melanzana, rabarbaro, scalogno, sedano, cetrioli, cavolfiori, i cavoli, i cavolini di Bruxelles, bietole. Le verdure che invece possiedono un maggior apporto di amido sono le seguenti: patate, zucchine, piselli, barbabietole, carote, mais, piselli, carciofi, zucca.
Queste verdure non amidacee possono consumarsi in vari modi: uno dei piatti più semplici da preparare è il classico passato di verdure. Per prepararlo basta tagliare e lavare accuratamente le verdure scelte, ad esempio le melanzane, lattuga broccoli per poi cuocerle e passarle, aggiungendovi un filo d'olio e un pizzico di sale una volta portate a tavola. Il metodo di cottura da preferire è quello a vapore perché non depaupera l'apporto di vitamine, fibre e minerali. Sono da preferire le verdure fresche e di stagione perchè quelle in scatola contengono spesso l'aggiunta di sodio e grassi. Una sana alimentazione prevede il consumo di 3-5 porzioni di frutta e verdura al giorno.
Gli alimenti a basso indice glicemico e quindi anche le verdure non amidacee non possono mancare nell'ambito di una dieta dimagrante e sana perché non aumentano i livelli della glicemia nel sangue e quindi ci saziano e sono poco caloriche. In definitiva tengono lontano la tentazione di consumare cibi calorici che ci farebbero consumare più calorie di quelle che realmente necessita il nostro organismo nell'arco della giornata.