Scicli - Sciclitano d'adozione, il filosofo Giorgio Agamben (Roma, 1942) dall’inizio di questo periodo basato sulle restrizioni ha più volte scritto delle considerazioni sulla «confusione etica» che il virus ha creato nel nostro paese.«Nasce il legittimo dubbio che diffondendo il panico e isolando i cittadini, si sia voluto scaricare sulla popolazione delle responsabilità del governo, dello smantellamento del sistema sanitario», ho sostenuto Agamben. In riferimento alla Lombardia, Giorgio Agamben ha detto: «Sono stati fatti degli errori gravissimi e sembra che si vogliano coprire per non affrontare il problema».
«La dichiarazione di stato d’eccezione è il modo in cui le democrazie sono scivolate nel totalitarismo. Sono anni che viviamo in stato di perenne emergenza come quella economica o del terrorismo. Si vuole far vivere le persone in uno stato di perpetua crisi e perpetuo stato di eccezione».