Roma - I concerti del 2020 sono stati spostati di un anno. Ma di rimborsare chi ha comprato il biglietto non se ne parla. Ticketone, la società italiana di intermediazione nella compravendita di biglietti per eventi dello sport e dello spettacolo, con un semplice riposizionamento delle date sui concerti in programma da marzo a dicembre 2020, traslate tutte di un anno, avvisa i clienti che i biglietti già acquistati in prevendita rimangono validi per le nuove date corrispondenti. Solo che le date corrispondenti sono solo ipotizzabili e non ancora definite dagli organizzatori dei concerti e dagli artisti stessi.
In sostanza, chi ha acquistato i biglietti con un anticipo di sei mesi almeno per assistere a uno spettacolo dal vivo, come quello di Claudio Baglioni previsto per il 17 Luglio 2020 al Teatro greco di Siracusa, dovrà tenerli al calduccio per un anno ancora, salvo ripensamenti o acciacchi dell’artista che potrebbero, di fatto, annullare ugualmente l’evento.
Nessun rimborso previsto. Il biglietto sarà sempre valido, ad aeternum.
In sostanza, Ticketone, disporrà liberamente di una cifra monstre di centinaia di milioni di euro, raccolti per tutti gli eventi venduti in prevendita senza voler esercitare il diritto al rimborso per gli spettacoli annullati. Tutto ciò in uno Stato di diritto è impensabile e soprattutto inaccettabile.
Chi ha acquistato i biglietti per gli eventi poi annullati ha già dato mandato alle associazioni dei consumatori per sottoscrivere una class action nei confronti di Ticketone.