Catania - Il consiglio di amministrazione dell'Univeristà di Catania ha approvato l'estensione della no tax area, portando la soglia da 14mila a 20mila euro. Una buona notizia per migliaia di universitari. Stando ai dati diffusi da Unict, il prossimo anno la metà degli iscritti frequenterà così l'università gratuitamente.
“Dal prossimo anno – spiega il rettore Francesco Priolo – altri cinquemila studenti saranno totalmente esonerati dal pagamento del contributo onnicomprensivo annuale, portando così il numero degli esenti a circa 21 mila, il 50% del totale degli iscritti. È un provvedimento significativo che abbatte ancor di più le barriere economiche e sociali: dal 1° luglio scorso abbiamo dato il via alle immatricolazioni e ci presentiamo ai giovani siciliani con un’offerta rinnovata, attraente, al passo con i tempi e anche conveniente”.
Pagheranno inoltre di meno, secondo un criterio graduale, anche gli studenti che appartengono a un nucleo familiare con Isee compreso tra i 20 e i 30 mila euro. Il tetto massimo di contributi per le fasce di reddito più alte, infine, viene leggermente incrementato di 50 euro ma, osserva ancora il rettore, “rimane il più basso in Sicilia e tra i più bassi in Italia”.
Una task force istituita dalla Direzione generale vigilerà in maniera rigorosa e sistematica sui dati che verranno inseriti nel sistema al momento dell’iscrizione, per contrastare i fenomeni di ingiustificata evasione.
L’ateneo ha anche approvato una nuova formula per gli abbonamenti Fce e Amt riservati agli studenti regolarmente iscritti per il nuovo anno accademico. Con soli 15 euro, ossia il costo di un abbonamento mensile, chi lo desidera potrà sottoscrivere un abbonamento annuale per i bus urbani o in alternativa per la metropolitana, oppure entrambi al prezzo di 30 euro: la differenza sarà infatti a carico dell’università che quest’anno – in sinergia con la Consulta degli studenti – metterà in campo anche 500 mila euro per i premi di merito, da destinare ai migliori studenti di ciascun corso di studi, oltre 800 mila euro per i buoni libro e quasi un milione di euro per le collaborazioni part-time degli studenti nelle strutture universitarie.