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La dieta per combattere l’ictus

Lo stile di vita sano per combattere l'ictus

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La prevenzione dell'ictus inizia a tavola ma non basta. In numerosi studi epidemiologici, infatti, la dieta è stata individuata come uno dei principali fattori di rischio modificabile. L'Organizzazione mondiale della sanità ha valutato in circa 2,6 milioni di casi l'anno il totale delle morti attribuibili a un inadeguato consumo di frutta e verdura. Aumentando il consumo individuale fino a 600 grammi al giorno, si potrebbe ridurre il rischio di infarto e ictus rispettivamente del 31% e del 19%. A tavola più frutta e verdura. E meno alimenti di origine animale. La «difesa» dall'ictus cerebrale sembra passare da qui, dalla riscoperta della dieta mediterranea. Questo è quanto si evince da uno studio pubblicato sull'European Heart Journal, condotto coinvolgendo quasi 420mila persone.

Quanti tipi di ictus ci sono?
L'ictus può essere di due tipi. Il più frequente è detto ischemico - dal greco ischemia (riduzione) ed emilia (sangue) - e si ha quando un grumo di sangue arriva a restringere o impedire l’arrivo del sangue nel cervello. Quello emorragico si verifica invece quando nel cervello si rompe un vaso sanguigno e si crea una fuoriuscita di sangue che danneggia il tessuto cerebrale. Sommando le due eventualità, si scopre che l'ictus rappresenta la seconda causa di morte nel mondo.

Uno stile di vita sano per combattere l'ictus
L'ictus rappresenta la terza causa di morte nel nostro Paese, con circa 200.000 casi ogni anno. Nonostante l'elevata percentuale di pazienti deceduti o divenuti invalidi a seguito di un ictus, gli studi scientifici sono però confortanti: il rischio di incorrere in deficit neurologici è inferiore se si adottano stili di vita sani e soprattutto abitudini alimentari corrette. L'ictus cerebrale, però, non solo si può curare, ma si può prevenire nell’80% dei casi: le linee guida sia nazionali che internazionali raccomandano di seguire adeguati stili di vita, che portino a controllare l'eccessivo peso corporeo e l'obesità, attraverso l'attività fisica moderata e costante, e un’alimentazione sana come quella che prevede la dieta mediterranea.

Ictus e modelli e i modelli dietetici
La ricetta anti-ictus: seguire la dieta mediterranea, assumere la vitamina D e fare tanto sport, ecco le dritte da seguire.
Una Alimentazione sana e variegata, tanto sport e vitamina D, questi sono gli elementi che secondo Alice Italia Odv, l'Associazione italiana per la lotta all'ictus cerebrale, non dovrebbero mai mancare se si vuole ridurre il rischio ictus. Fondamentale la dieta mediterranea, che può contribuire a ridurlo fino al 20%.
Per quanto concerne il rapporto tra ictus e modelli dietetici, gli studiosi raccomandano due modelli di dieta altamente positivi: oltre alla DM(Dieta Mediterranea) e la DASH( Dietary Approaches to Stop Hypertension).
Tali diete associano ad una protezione vascolare ad ampio spettro, un ridotto rischio cerebrovascolare, grazie a:
Un consumo relativamente elevato di alimenti vegetali (frutta, verdura, cereali non raffinati, legumi, frutta oleaginosa);
Un uso di olio extra-vergine di oliva come principale fonte di grassi;
Un consumo moderato di pesce, latte e latticini (parzialmente scremati);
Un apporto ridotto di carne (soprattutto se rossa e lavorata).
A ciò va aggiunta un'attività fisica regolare per tenere sotto controllo l'ipertensione.

Quali sono gli alimenti che sarebbe bene evitare per ridurre il rischio di ictus al minimo?
Della lista da escludere dalla dieta anti ictus fanno parte in primo luogo alcuni prodotti da forno, le patatine, le merendine confezionate, i crackers e vari tipi di snack caratterizzati dalla presenza di grassi transgenici, oli idrogenati e conservanti. Si tratta di sostanze che la fanno da padrone soprattutto nei prodotti confezionati, ma anche nei prodotti da forno come le torte, senza dimenticare la margarina e il cibo che mangiamo nei fast food. Il pericolo è legato alla presenza dei grassi transgenici, sostanze che aumentano il rischio di coaguli nel sangue e di ipercolesterolemia. Questi grassi, inoltre, aumentano l'infiammazione e l'aumento dei livelli di proteina C-reattiva, tutti fattori che rendono più probabile l'infarto e il diabete, oltre che l'ictus. Per questo, sarebbe bene consumare al massimo 1 o 2 grammi di grassi transgenici al giorno, se proprio non si riesce ad eliminarli del tutto. Quindi vanno evitati i fast food, gli snack e le torte confezionate, premurandosi di leggere sempre bene le etichette.

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Un'altra categoria di alimenti da evitare sono le carni rosse e quelle lavorate. Bando - o quasi - di conseguenza a salsicce, hot dog, pancetta e hamburger. Le carni affumicate o trattate aumentano il rischio di ictus per via dell'alta presenza di sodio e di conservanti al loro interno, che danneggiano arterie e vasi sanguigni.

Troppa carne rossa fa male per via dei grassi saturi, che aumentano la concentrazione di proteine nelle arterie favorendo l'insorgenza di ictus e di patologie di carattere cardiaco. L'imputato principale è l'emoglobina, l'ingrediente che dà alla carne rossa un alto contenuto di ferro, ma che aumenta anche esponenzialmente il rischio di ictus. I medici consigliano quindi un consumo ridotto di questo tipo di carne, da sostituire con altri alimenti, in primo luogo il pesce, ma anche carni bianche, noci, tofu e soprattutto legumi.

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Per mantenersi in forma e salvaguardare la salute del proprio cuore, inoltre, andrebbero completamente evitate le bevande gassate e zuccherate e anche la soda. Quest'ultima viene spesso utilizzata come soluzione di compromesso per non ingrassare senza doversi “piegare” a bere acqua. Tuttavia, è stato dimostrato che la soda aumenta il rischio di ictus, anche se il nesso è per ora solo di tipo statistico e non corroborato da sperimentazioni cliniche che puntino a comprenderne la ragione.

Se l'acqua proprio non vi va giù optate per delle spremute di frutta, sicuramente più salutari.

Sono da evitare come la peste nella dieta per combattere l'ictus anche i cibi pronti da riscaldare al microonde e le zuppe pronte. Questi prodotti sono infatti pieni di sodio e di conservanti. Il sale aumenta la pressione del sangue, causa principale di ictus. Secondo alcuni studi, le persone che consumano più di 4000 mg di sodio al giorno mostrano un rischio doppio di insorgenza dell'ictus rispetto a quelle che si accontentano di 2000 mg quotidiani.

Nelle linee guida, oltre a quelli di origine alimentare, vengono riassunti i consigli principali per cercare di allontanare lo spettro dell'ictus.

Ecco cinque consigli anti-ictus:
1. Consumare pesce almeno 2 volte alla settimana, soprattutto salmone, pesce spada, pesce azzurro o trota
2. Ridurre l'apporto di sale a massimo 5 gr al giorno
3. Consumare almeno 3 porzioni di frutta e almeno 2 di verdura al giorno
4. Limitare il consumo di grassi e condimenti di origine animale, preferendo quelli di origine vegetale
5. Bere non più di 2 bicchieri di vino al giorno.


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