“Finché sbaglio una gara e mi dicono che non valgo niente, vabbè. Ma le accuse di scorrettezza, gli insulti personali... ". Federica Pellegrini, positiva al Covid, replica dalle pagine del Corriere della sera alle accuse degli haters di aver violato l’isolamento domiciliare per accompagnare la madre che mostrava i sintomi da coronavirus, a fare il tampone in ospedale. "Sul Covid c’è una gran confusione e la gente non sempre capisce come funzionano le cose - prosegue la campionessa di nuoto -. Sui social è così facile criticare: c’è un’invidia strisciante diffusissima. O stai al tuo posto e non dici nulla di politicamente scorretto o basta una virgola per incendiarsi".
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"Io e mia mamma abbiamo trascorso la quarantena insieme – afferma - Quando sono risultata positiva al Covid si è messa la mascherina, teneva il distanziamento. Ma è mia madre, ha fatto cose da mamma: di notte, è entrata nella stanza per darmi la tachipirina. Dopo cinque giorni, i primi sintomi. A quel punto, perché cominciasse la sua quarantena, doveva fare il tampone. Appuntamento, quindi, in modalità drive in alla Fiera di Verona mercoledì alle 11".
"Perché l'ho accompagnata io? – spiega -. Mamma non è di Verona, non conosce la città, non c’era nessun altro che potesse portarla. Dovevamo chiamare un tassista, con il rischio di contagiarlo? Siamo scese in garage, siamo andate e tornate". Tutto regolare anche per la Asl, intervenuta per dirimere la questione sollevata in Rete. “Sono una persona responsabile e disciplinata – conclude -. Il diario quotidiano della malattia sui social mi sembrava una cosa utile e carina, oltre che un modo per passare il tempo. Mi rifiuto di aver paura di parlare. Continuerò a stare antipatica a qualcuno, pazienza. Alla fine i conti li faccio con me stessa".