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Scuola, lezioni online: chi ne salta una su 4 è bocciato

Il codice di comportamento, firmato Azzolina, che gli studenti devono tenere davanti allo schermo

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 Le lezioni online - già partite per le superiori e che presto potrebbero coinvolgere anche scuole medie ed elementari - sono didattica a tutti gli effetti e prevedono quindi le stesse identiche regole da rispettare delle lezioni “dal vivo”, nell’aula fisica. O quasi. A cominciare, ovviamente, dalla presenza. In questo caso, davanti al monitor. Le assenze vengono registrate quotidianamente e, come stabilito per le lezioni in presenza, non devono superare la soglia del 25% di lezioni perse durante l’intero anno scolastico. Altrimenti si rischia di non essere ammessi agli scrutini finali, e quindi la bocciatura.

Le linee guida emanate dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, contemplano sanzioni ad hoc per infrazioni disciplinari e comportamenti scorretti tenuti da remoto da parte degli studenti. Non è certo possibile, ad esempio, presentarsi in video in pigiama o mentre di sgranocchia uno snack, “protetti” dall’ambiente casalingo. Anche la camera da cui ci si collega con la classe dev’essere silenziosa per non disturbare prof e compagni, disattivando il microfono se ci sono rumori di fondo. Dunque puntualità , telecamera accesa e niente nickname. Oltre alle diverse regole che ogni singolo istituto potrà redigere di sua iniziativa, in base alla sua particolare situazione. Per la maggior parte si tratta di norme di educazione e buon senso, che però è sempre meglio ricordare.


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