Il vaccino di Pfizer è efficace al 90%. E' un dato superiore alle aspettative, che arriva dalla conclusione delle sperimentazioni sugli uomini. Lo ha annunciato il presidente di Pfizer Albert Bourla. La buona notizia è una boccata d'ossigeno, dopo un mese di ottobre che, dal punto di vista dei contagi e delle vittime, è stato il peggiore vissuto dal mondo intero dall'inizio della pandemia. Il vaccino è stato messo a punto dalla Big Pharma americana Pfizer insieme all'azienda biotech tedesca BioNTech. E' il primo a diffondere i dati conclusivi dei trial (che in realtà sono ancora in corso) e ora può attendere con fiducia l'autorizzazione urgente. La previsione è che arrivi, almeno negli Stati Uniti, entro novembre.
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Le fasi uno e due dei trial, nel corso dell'estate, avevano misurato la produzione di anticorpi nei volontari. La fase tre, la più lunga, è servita invece per calcolare l'efficacia. A metà dei volontari è stato iniettato il vaccino. All'altra metà un placebo. Poi è stato calcolato quanti infetti si sono registrati in ciascun gruppo. La differenza è appunto il dato sull'efficacia. La Food and Drug Administration negli Usa e l'Organizzazione mondiale della sanità si erano dette disposte ad approvare solo vaccini efficaci al 50%. Né, durante le sperimentazioni, si sono verificati eventi avversi sui volontari.
Ora i risultati di Pfizer e BioNTech dovranno essere diffusi nei dettagli e pubblicati su una rivista scientifica. Entro il mese, o al massimo a dicembre, sono attesi anche i dati di altri due vaccini: AstraZeneca con Oxford e della biotech americana Moderna. A dicembre dovrebbe finire la sperimentazione anche Johnson&Johnson. Rispetto alla tabella di marcia, i dati arrivano un po' in ritardo. Il calo del coronavirus in estate ha infatti rallentato le infezioni nei volontari. Il tempo necessario a raggiungere una differenza statisticamente valida tra il gruppo dei vaccinati e quello del placebo si è allungato. Dal punto di vista della distribuzione, le fiale di Pfizer non sono fra le più gestibili: devono essere mantenute a meno 80 gradi fino alla somministrazione.