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Alda Fendi, la sciclitana: Ecco il mio palazzo dell'arte e della cultura

Svetta Palazzo Rhinoceros sullo skyline di Roma, ai confini dei Fori Imperiali. La stilista Alda Fendi diventa mecenate della cultura.



Roma - Da cinquanta anni è legata a Scicli grazie all'uomo che le è stato accanto una vita, il marito Ezio Caruso, scomparso qualche anno fa. Alda Fendi fa la mecenate oggi e a due anni dalla restituzione di un palazzo sui Fori Imperiali alla città eterna, fa il punto della sua attività di promozione culturale. 

Palazzo Rhinoceros, progettato e arredato dall’archistar Jean Nouvel nel cuore della Roma classica, nell'autunno 2018 è stato trasformato in un condominio dell’arte. Oltre a spazi espositivi e una galleria d’arte con un ristorante e terrazze che godono di viste panoramiche sulla capitale, il palazzo ospita anche residenze di prestigio che oggi è anche possibile affittare per eventi. 

L’immobile adiacente all’Arco di Giano è stato ribattezzato Rhinoceros in omaggio al mondo animale e all’energia primitiva e oggi ospita la Fondazione Alda Fendi – Esperimenti, una galleria espositiva al piano terra, un ristorante con terrazza e 25 appartamenti in affitto destinati ad artisti, curatori e galleristi internazionali.

Alto sei piani, Palazzo Rhinoceros svetta sullo skyline di Roma ai confini dei Fori Imperiali, incastonato tra l’Arco di Giano e il Palatino, in quell’area, il Velabro, in cui secondo la leggenda fu ritrovata la cesta con i gemelli Romolo e Remo.
Il concept è quello della città dell’arte, un luogo dove è possibile visitare una mostra, vedere un film o imbattersi in un’installazione, ma anche mangiare presso il ristorante della galleria e accedere alle terrazze panoramiche con vista su Roma. 

Anche per questo, l’intervento di Jean Nouvel si pone al confine tra conservazione e innovazione. Artistico a mai decorativo, Nouvel ha creato un’architettura sempre in tensione che persegue la ricerca della realtà: per l’esterno seicentesco del palazzo storico di 3.500 mq ha ripristinato il più possibile l’aspetto originario attraverso un attento restauro, mentre all’interno ha recuperato gli ambienti con la ricerca di stratificazioni e realizzato elementi completamente nuovi, come i blocchi d’acciaio che in varie declinazioni racchiudono e nascondono elementi abitativi, cucine, bagni o armadi. Grazie all’uso di materiali come cemento, ferro e acciaio accostati al recupero delle preesistenze, delle maioliche, delle vite che negli anni si sono succedute nel palazzo, Nouvel crea così una nuova tipologia di abitare.


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