Benessere Detox

I Cibi detox drenanti e depurativi che abbassano il colesterolo

I 3 alimenti per tornare in forma dopo le feste: sono cibi “detox” drenanti e depurativi che abbassano anche il colesterolo. Scopriamo quali sono e come utilizzarli

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/12-01-2021/gli-alimenti-detox-drenanti-e-depurativi-che-abbassano-il-colesterolo-500.jpg Gli alimenti “detox” drenanti e depurativi che abbassano il colesterolo


Bastano 3 alimenti per tornare in forma dopo le feste: sono cibi “detox drenanti e depurativi che abbassano anche il colesterolo. Il segreto per ritrovare la forma fisica ed avere un corpo in salute è racchiuso nei prodotti della natura: nella frutta e nella verdura fresca. Scopriamo quali sono i migliori alimenti drenanti per dimagrire, sconfiggere la fastidiosa ritenzione idrica e anche semplicemente per depurarsi. Il tutto, ovviamente, in associazione ad una dieta sana ed equilibrata e ad un’adeguata attività fisica.

Quali sono gli alimenti diuretici, drenanti e depurativi che possono aiutarci a tornare in forma dopo le feste?
Ecco 3 cibi con una profonda funzione "detox" in grado anche di abbassare il colesterolo.
Ormai anche l’Epifania, che “tutte le feste porta via”, è passata da un pezzo, ed è ora di fare i conti con la bilancia ed in generale con il nostro stato di salute generale dopo gli stravizi delle scorse settimane: quali sono i cibi di stagione che dovrebbero campeggiare sulle nostre tavole? "Sono carciofo, cardo e finocchio".
Tutti alimenti con una profonda funzione ‘detox’, che ci possono aiutare a tornare nei ‘ranghi’, dopo le abbuffate delle feste”: lo ha spiegato a MeteoWeb la nutrizionista Gemma Fabozzi, responsabile del centro B-Woman di Roma.

Partiamo dal carciofo: “La pianta Cynara scolymus L. appartiene alla famiglia Asteraceae coltivata in Italia e in altri Paesi per uso alimentare e, secondariamente, medicinale. Il carciofo vanta innumerevoli proprietà: ipocolesterolemizzanti, poiché aumenta l’escrezione del colesterolo attraverso la bile e accelera la conversione del colesterolo in acidi biliari; diuretiche; epatoprotettiva grazie ai suoi nutrienti principali: cinarina e ferro. E’ la cinarina in particolare a conferire al carciofo una spiccata azione protettiva per il fegato, tuttavia per beneficiarne è importante mangiare il carciofo crudo o al massimo cotto rapidamente in olio extravergine di oliva poiché la bollitura o cottura prolungate lo impoveriscono di questa sostanza. Il ferro, invece, rende il carciofo un ottimo alleato nel trattamento delle anemie sideropeniche. Attenzione però: alcune varietà di carciofo contengono importanti percentuali di inulina, uno zucchero molto biodisponibile che rende il carciofo un alimento non molto adatto ai pazienti che hanno il diabete. Da notare inoltre che, solitamente, si preferisce utilizzare solo il cuore dei carciofi (i famosi fondi di carciofo) poiché la parte più esterna del fiore, per l’elevato contenuto in cellulosa, può generare fermentazione intestinale con conseguente meteorismo. Per un abbinamento detox prepariamo una insalata di carciofi crudi marinati, olio e limone con chicchi di melagrana e 2 uova in camicia o al tegamino”.

Passiamo poi al cardo: “Capostipite del carciofo, è un ortaggio dalle innumerevoli proprietà benefiche per fegato, rene e cuore. Tra le sue principali funzioni spiccano le seguenti: detossificante epatico; diuretico; drenante; depurativo, ipocolesterolemizzante; infine, riduce azotemia e uricemia”, spiega la nutrizionista. Come cucinarlo? “Innanzitutto, prima di utilizzare il cardo bisogna togliere la parte filamentosa esterna, e poi lo si può proporre in vari modi: lesso con olio e limone per esaltare le sue proprietà drenanti e lenitive per la mucosa gastrica; cardo alla parmigiana (prima lessi e poi al forno con burro e parmigiano) per chi volesse una soluzione più gustosa che fornisce anche calcio mantenendo sempre le sue proprietà drenanti. In brodo con uova e magari qualche polpettina di carne, da consumare come unico pasto”.
Infine, il finocchio: “Con un contenuto in acqua pari al 93% del suo peso, il finocchio dispone di ridotte quantità di proteine e di lipidi e una moderata percentuale di sali minerali, fra i quali risalta il sodio. Modesto anche il contenuto di zuccheri. Ma soprattutto il finocchio ha proprietà digestive, diuretiche e antibiotiche: stimolando l’appetito, migliora la digeribilità degli alimenti strutturalmente complessi come carne, pesce e legumi. Per questo è consigliabile consumarlo a inizio, ma anche a fine pasto, in quanto la sua strutture fibrosa contribuisce, peraltro, a pulire e stimolare gengive e dentatura”, ha concluso Fabozzi.

Tisana al carciofo: ricetta e benefici
Tisana al carciofo proprietà. Il carciofo è un ortaggio coltivato sia a scopo alimentare che per via delle relative proprietà benefiche, oggetto di attenzione da parte della medicina naturale. Dal carciofo, si ricavano dei rimedi naturali depurativi per il fegato e per contrastare l’inibizione dell’ossidazione del colesterolo LDL e la biosintesi del colesterolo stesso. Possiede inoltre spiccate proprietà depurative e contribuisce all’eliminazione delle tossine da parte dell’organismo. Aiuta molto nella digestione e rappresenta un diuretico naturale che migliora la produzione dei succhi digestivi.
Per preparare una tazza di tisana al carciofo occorrono: 1 fiore di carciofo o 30 grammi di foglie di carciofo già essiccate, 250 ml di acqua, dolcificante naturale o zucchero di canna.

Preparazione: portare l’acqua in ebollizione in un pentolino, lavando, nel frattempo, un fiore di carciofo. Tagliate il gambo, eliminando la parte esterna ed immergetelo nel pentolino. Togliete le foglie esterne più dure del fiore e conservatele, in quanto potranno essere essiccate per le prossime tisane. Immergete il fiore nell’acqua bollente, tenendolo per 15 minuti in infusione finché l’acqua non diventa marrone. Versate poi la tisana nella tazza da tè, dolcificando con zucchero di canna.
Se non volete usare il carciofo fresco, potete procurarvi delle foglie di carciofo essiccate ed immergerle nell’acqua bollente spenta, riponendole per comodità, sbriciolate, in un colino da tè.
La tisana al carciofo è facile da preparare: una volta lasciate le foglie in infusione nell’acqua, è consigliabile filtrare il liquido ottenuto, per eliminare residui di foglie. In alternativa all’aggiunta del dolcificante, in quanto la tisana senza risulta troppo amara, è possibile aggiungere miele d’acacia che dolcifica in modo naturale.

Un’alternativa interessante è l’infuso carciofo e zenzero: ottimo per ripulire colon e intestino, depurativo, combatte il colesterolo cattivo, è diuretico, disintossicante per il fegato, utile contro pancia gonfia, meteorismo, e in generale nelle diete dimagranti.
Come prepararlo? Occorre far bollire in un pentolino un litro d’acqua, aggiungendo i fiori ed il gambo tagliato a pezzetti di 2 carciofi e 80 grammi di radice di zenzero. Fate cuocere per circa mezz’ora, in modo che i carciofi rilascino nell’acqua le loro proprietà. Spegnete e filtrate. Per potenziarne gli effetti e contrastare il sapore un po’ amarognolo dei carciofi, è possibile aggiungere i semi di finocchio o del succo di limone.

Il cardo: proprietà benefiche e utilizzo in cucina
Il cardo, coltivato sin dal tempo dei Romani, è un ortaggio tipico della stagione invernale. Con note amarognole piacevoli, presente in molte varietà, tra cui la più nota è il cardo mariano, quest’ortaggio vanta un basso contenuto calorico per cui è ideale per chi desidera mantenersi in forma. Diuretico, depurativo, protegge il fegato, è consigliato nei casi di epatite e cirrosi, è antibatterico, antinfiammatorio, combatte le infiammazioni intestinali, tiene sotto controllo l’attività dei radicali liberi grazie alla sua azione antiossidante. Riduce il colesterolo cattivo, migliora le funzioni cognitiva, combatte l’Alzheimer, potenzia il metabolismo. Come consumare il cardo? Crudo insieme alla bagna cauda, come sformato, sotto forma di minestra o di risotto.

Tisana al finocchio: ricetta e benefici
La tisana al finocchio è una bevanda dagli innumerevoli benefici, ottenuta dalla polverizzazione dei semi di finocchio (Foeniculum vulgare), messi in infusione in acqua bollente. Dal sapore delicato, è depurativa, drenante, sgonfiante, antiossidante e antinfiammatoria, elimina le tossine accumulate nel corpo ed i liquidi in eccesso, contrasta i disturbi digestivi con notevole effetto antispastico. La tisana al finocchio è efficace contro la digestione lenta, la dispepsia, rilassa la muscolatura intestinale, attenua i dolori premestruali, compresi i crampi, potenzia il sistema immunitario, è un ottimo rimedio contro influenza e raffreddore, tipici di questo periodo. E’ indicata contro congiuntivite e infezioni oculari in genere, è un ottimo collutorio contro le infiammazioni orali, riduce disturbi respiratori quali bronchite e asma, fluidifica le secrezioni catarrali, contrasta la ritenzione idrica, potenzia il metabolismo, previene la fame smodata, rappresentando un ottimo alleato nella perdita di peso. E’ consigliata contro l’alito cattivo, per abbassare la pressione sanguigna, per contrastare aterosclerosi, infarto e altre malattie coronariche.
Come preparare una tisana al finocchio? Fate bollire 200 ml d’acqua, versandola in una tazza. Aggiungete un cucchiaino raso di semi di finocchio (circa 2-3 grammi), lasciandoli in infusione per almeno 10 minuti nella tisaniera. Trascorso tale tempo d’infusione, filtrate e dolcificate a piacere.


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