Il nome dieta ancestrale non nasce certo per caso. Questa dieta infatti si ispira all'alimentazione dei nostri antenati paleolitici, ovvero cacciatori e agricoltori e quindi richiama gli alimenti di cui si cibavano. Si tratta di un regime dietetico che prevede soprattutto il consumo di verdure, legumi, frutta secca e alimenti di origine animale.
La dieta ancestrale, nota anche come dieta ipotossica, è stata ideata dall'immunologo, biologo e genetista francese, il dottor Jean Seignalet. Si tratta di una dieta che propone una lettura molto critica della modernità perché la civilizzazione avrebbe introdotto dei cibi che favoriscono l'infiammazione, che a sua volta aumenta il rischio di malattia. Possiamo dire quindi che questo regime dietetico sottende una vera e propria filosofia alimentare secondo cui alla base di molte patologie vi sarebbe una dieta errata. In ogni caso la dieta ancestrale per dimagrire agisce solo sui sintomi e non sulla malattia stessa.
Fondamentalmente l'uomo preistorico si alimentava solo di ciò che riusciva a raccogliere, quindi frutti selvatici, bacche, miele, oppure se cacciatore, della carne del pesce che riusciva a procurarsi. Veniva nutrito col latte materno solo per il tempo limitato della prima infanzia. Con la civilizzazione contrassegnata da scoperte importanti, la più importante quella del fuoco, il modo di nutrirsi dell'uomo è radicalmente cambiato. In particolare la nostra specie ha cominciato a cuocere i cibi, consumare i cereali coltivati, i prodotti derivati, il latte animale e preparare gli oli. Per aumentare i raccolti, i semi sono stati modificati geneticamente al fine di renderli più resistenti, pertanto secondo il dottore Seignalet il cibo moderno presenterebbe delle molecole rispetto alle quali gli enzimi del nostro organismo non si sono adattati. Per millenni in effetti, a parte la scoperta della cottura e di nuovi alimenti, il metabolismo è rimasto pressoché immutato. Con la globalizzazione dei mercati, uno dei segni distintivi della rivoluzione industriale, secondo l'ideatore di questa dieta, la situazione sarebbe drasticamente peggiorata. Ci riferiamo quindi agli ultimi 150 anni: l'industria alimentare ha immesso sul mercato a disposizione del consumatore una varietà di cibi di ogni tipo. Il nostro organismo non sarebbe in grado di adattarsi ed è per questo che sarebbero aumentate le malattie legate ad intolleranze alimentari, le allergie e le patologie metaboliche.
Dieta ancestrale per dimagrire: le regole
Questa dieta si basa su prodotti di stagione, ancora meglio se scegliamo i prodotti biologici. La dieta ipotossica prevede anche alcuni accorgimenti nella preparazione degli alimenti: ad esempio riguardo la cottura dei cibi si prevede una temperatura massima di 120°C per le cotture in pentola e 110°C per quelle al forno. Tuttavia peperoni melanzane e zucchine possono cuocersi a una temperatura massima di 160 gradi.
Si prevede un gran consumo di frutta e verdura in quanto ha effetti positivi, ad esempio migliora la circolazione, contiene vitamine essenziali, è utile al tono muscolare e combatte l'osteoporosi. Si consiglia in particolare il consumo di frutta quale uva, fichi e datteri che sono ideali per recuperare la forma. L'assunzione in gran quantità di frutta e verdura vi darà l'energia necessaria per tutta la giornata.
La dieta ancestrale comprende le proteine di origine animale, il pesce ricco di acidi grassi essenziali, gli omega-3 ma si può consumare anche la carne bianca, la carne rossa è ammessa se si scelgono i tagli più magri e l'albume dell'uovo.
Un ruolo importante lo svolge anche la frutta secca, in particolare il consumo di mandorle e noci che hanno la proprietà di tenere sotto controllo il colesterolo nel sangue.
Riguardo ai grassi può utilizzarsi l'olio ma non il burro. In ogni caso l'olio può usarsi solo a crudo e al termine delle cotture.
Il consumo di cereali è ammesso purché siano senza glutine e non raffinati e in ogni caso vanno fatti bollire fino al totale assorbimento dell'acqua di cottura.
I latticini non figurano in questa dieta in quanto non si può consumare nè il latte animale nè tantomeno i suoi derivati. Tuttavia per evitare le carenze di calcio è possibile integrare la dieta con latte di soia o li tofu oppure in alternativa con frutta e verdura. Da eliminare anche le bevande gassate e zuccherate.
Dieta ancestrale: un piatto per una giornata tipo
Riso integrale con funghi. Si tratta di una ricetta facile da preparare che potete gustare a pranzo. Vi occorrono solo del riso integrale (rosso o Venere) e dai funghi. Per insaporire il piatto potete utilizzare della passata di pomodoro.