La dieta giapponese rappresenta una valida alternativa a quella mediterranea, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e di insorgenza di tumori, in particolare di quello alla prostata, che è il più diffuso tra la popolazione maschile.
La dieta giapponese è senza dubbio un argomento piuttosto interessante, poiché, di per sé, potrebbe spiegare perché i giapponesi hanno un'aspettativa di vita così alta, e come i cittadini rimangano magri anche dopo i 30 anni, un'età che molti consideriamo come l'inizio verso un percorso di aumento di peso. Per gli esperti, dal punto di vista nutrizionale, la dieta giapponese è una sorta di Dieta mediterranea rivisitata in chiave armonica ed estetica comprendendo diversi alimenti e poche proteine animali. La dieta giapponese secondo un'analisi della BBC, che riprende vari studi, include prodotti dai cereali come il miso e il natto, che fanno parte della base della dieta e si consumano a colazione, ed è stato dimostrato che questi elementi possono aiutare a prevenire la coagulazione del sangue e a trattare la malattia infiammatoria intestinale. Per quanto riguarda il pesce, quelli grassi in genere (come salmone, tonno, sardine, tra gli altri) hanno grassi omega-3 considerati salutari, pertanto la loro dieta si mantiene bassa di calorie e grassi saturi, ma ricca di nutrienti grazie a consumo di verdure.
Inoltre, la dieta giapponese include le alghe marine, che secondo alcuni studi possono ridurre la pressione sanguigna oltre ad avere diversi minerali buoni per la salute. Al tempo stesso, i semi di soia sono importanti nella dieta, poiché sono ricchi di fibre e proteine, oltre ad essere privi di colesterolo e considerati una fonte di antiossidanti.
Sembra che mangiare cibo giapponese faccia vivere più a lungo e per questo molti pensano sia anche migliore della Dieta mediterranea. Vero o falso?
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La dieta giapponese, come quella Mediterranea è varia ed equilibrata. Lo svela la dottoressa Stefania Setti, medico Nutrizionista di Humanitas Gavazzeni.
Falso. In realtà, nutrizionalmente parlando la dieta giapponese è una sorta di dieta mediterranea rivisitata in chiave armonica ed estetica. Va subito precisato, però, che l’alimentazione nipponica non si limita solamente a sushi e sashimi, ovvero quello che troviamo più comunemente nei numerosissimi ristoranti giapponesi nelle città italiane. Infatti, la dieta giapponese, come quella mediterranea, è composta da una grande varietà di alimenti, è molto equilibrata e prevede un consumo moderato di proteine animali, ma praticamente assenti quelle provenienti dalla carne rossa o dai suoi prodotti trasformati come salumi e prosciutti, per esempio.
Gli ingredienti tipici della dieta giapponese invece sono cereali e riso, frutta, verdura, legumi, come la soia, pesce fresco, uova, pochi latticini, soia e derivati, olio di avocado e di soia, e tè verde.
Tutti questi alimenti hanno un ridotto contenuto di grassi saturi, che sono tra i responsabili delle malattie cardiovascolari. Dell’effetto protettivo della dieta giapponese nei confronti di malattie cardiovascolari, come ictus e infarto, oncologiche o patologie croniche del fegato, per esempio, o dei benefici sulla longevità ne ha parlato anche uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica, il British Medical Journal.
Ovviamente, vi diciamo subito che non è sufficiente mangiare cibo giapponese una volta ogni tanto per ottenere i benefici per la salute e la longevità. Infatti, solo adottando regolarmente questo tipo di alimentazione, così come quella mediterranea, si contribuisce a ridurre le minacce per la salute di cuore, cervello e di tutto l’organismo in generale, favorendo anche la longevità.
A questo si aggiunge anche il fatto che i giapponesi quasi non consumano snack e hanno uno stile di vita in cui attività fisica, equilibrio e armonia del corpo giocano un ruolo davvero importante per la loro cultura.