La commissione parlamentare Antimafia chiede gli elenchi dei vaccinati a Sicilia, Calabria, Campania e Valle D'Aosta: le regioni con più somministrazioni sotto la casella “altro” nelle loro liste. Il gruppo guidato dal senatore 5 Stelle, Nicola Morra, vuole capire se tutti i 295mila siciliani ascritti a questa voce ne avessero effettivamente diritto e, se no, accertare chi e come abbia commesso l’errore o l’abuso. Il dubbio è sorto perché, messi insieme, gli “altri” hanno superato il totale degli operatori sociosanitari di ospedali e rsa. L’altra metà degli oltre 890mila abitanti finora vaccinati è distribuito fra over 80, forze dell’ordine e personale scolastico. Nei grafici allegati, tratti dal report ministeriale online, si apprezza lo scarto nell’attuale distribuzione delle vaccinazioni per categoria in Sicilia, rispetto alla media del resto d’Italia.
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Naturalmente la stragrande maggioranza degli “altri” ne aveva diritto: dentro ci sono gli anziani fra 70 e 79 anni, i cosiddetti “caregiver” e i conviventi di disabili e vulnerabili; ma anche 4mila avvocati e magistrati innocenti, che hanno ricevuto la prima dose prima che il piano nazionale rivedesse in corsa le fasce definite “essenziali”. Ovvio che, se qualcuno non si è prenotato o presentato, le Asp siano andate avanti con l’utente successivo. “C’è necessità di offrire risposte concrete a chi denuncia disservizi - afferma Morra - pertanto studieremo il caso ormai molto diffuso”. Anche da troppo tempo. Forse è un po’ tardi per piangere sul latte versato dallo stesso governo centrale, a cui per primo le priorità non sono mai state ben chiare. “Con che coscienza si saltano le liste?” ha domandato il premier Mario Draghi nell’insolito “question time” di ieri pomeriggio. In quale paese ha vissuto fino adesso, verrebbe da rispondergli con un’altra domanda retorica.