La frutta secca ha molte proprietà nutritive ma tuttavia non è indicata per tutti. Gli esperti di alimentazione consigliano il consumo di frutta secca durante tutto l’anno poiché, essendo ricca di sali minerali, vitamine, fibre e grassi insaturi, possiede innumerevoli proprietà che ne fanno un alimento ideale, soprattutto a colazione.
La frutta secca ha molteplici benefici per il nostro organismo; ricca di fibra, magnesio, vitamine è perfetta per iniziare la giornata o come spuntino. Ma attenzione, ci sono casi in cui è meglio evitare di mangiarla.
Le intolleranze alla frutta secca
Nonostante le innumerevoli qualità, ci sono dei casi in cui la frutta secca può essere un limite da non superare. Molte famiglie, come ad esempio quelle delle noci o delle mandorle, possono rappresentare un vero e proprio pericolo per alcune persone che soffrono di allergie o di intolleranze. I sintomi delle allergie possono andare da effetti lievi come dermatiti da contatto e orticarie, sino a problematiche più gravi che possono portare allo shock anafilattico. In questi casi è necessario prestare molta attenzione ed escludere del tutto dalla propria alimentazione la frutta secca incriminata, oltre a stare attenti anche agli allergeni nascosti, ossia quelli che contaminano gli alimenti nel corso della lavorazione; indispensabile in questi casi è un’attenta lettura delle etichette quando si fa la spesa.
Dieta e frutta secca, benefici e controindicazioni: meglio evitare in questi casi
Sebbene la frutta secca abbia molte proprietà nutritive che fanno bene al nostro corpo, doppiamo fare una distinzione e non eccedere nelle sue quantità giornaliere. Si divide in: polposa (disidratata) ricca di zuccheri e povera di grassi e a guscio, povera di zuccheri e ricca di grassi.
Di questo secondo gruppo fanno parte le noci, i pistacchi, le noci di cocco, le arachidi, le mandorle, le nocciole, le castagne; sono tutti frutti ricchi di sali minerali, come potassio magnesio ferro fosforo, di vitamine B ed E e proteine. Sono poveri di zucchero e anche di acqua e nonostante non siano privi di calorie (100 gr ne contengono circa 600) sono un ottimo alimento per un sano regime dietetico. Del primo gruppo fanno parte invece, fichi, prugne, datteri, uva passa. Hanno una buona quantità di sali minerali e vitamine, ma sono ricchi di zuccheri e fibre e poveri di grassi.
Essendo ricchi di nutrienti, bisogna non esagerare con le quantità giornaliere: la giusta dose è sui 30/40 grammi al dì.
Si tratta di un alimento perfetto da mangiare a colazione o come spuntino di metà mattina o pomeriggio, ma è bene non assumerlo di sera né dopo i pasti principali perché appesantisce la digestione. Inoltre mentre è indicata nella dieta per chi fa attività sportiva o per le donne incinta, la frutta secca non è particolarmente indicata per chi soffre di patologie infiammatorie croniche come gastrite, ulcera, morbo di Crohn, colite.
La frutta secca è sconsigliata a chi soffre di patologie dell’apparato digerente, quali colite, rettocolite ulcerosa, gastrite, ulcera e morbo di Crohn, a causa della grande quantità di fibre in essa contenuta. I diabetici, coloro che presentano problemi renali e le persone che seguono una dieta ipocalorica, devono evitare soprattutto la frutta secca polposa per il suo alto apporto di zuccheri.