Ragusa - Tamponi in porti e aeroporti siciliani solo su base volontaria, prenotazione dei vaccini dai 16 anni in su a partire dal oggi e per gli over 12 da luglio; l'ipotesi di somministrare il richiamo ai turisti in vacanza per più di tre settimane. Quest’ultimo è il tema più spinoso ma con la riapertura di stabilimenti balneari e agriturismi, l’estate 2021 in Sicilia è già partita nei fatti, senza aspettare il semaforo bianco previsto a fine mese, ormai superfluo.
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Per quattro bar e ristoranti della Sicilia su dieci, non attrezzati con tavolini all'esterno o con pochi posti all'aperto, la vera stagione della ripresa è iniziata due giorni fa con il ritorno del servizio al chiuso e al bancone, ininterrottamente fino al coprifuoco: adesso resta solo il distanziamento di un metro tra i tavoli, a breve cadrà pure la regola dei quattro commensali. Sbarcano set cinematografici internazionali, le spiagge vivono quel momento magico che precede l’arrivo di una massa di turisti ed è ripresa anche la musica dal vivo, come vediamo nel filmato in fondo, diffuso da una delle tante trattorie tornate al lavoro full time.
Palazzo d’Orleans ha anticipato alla scorsa settimana la cessazione dell'obbligo per chi entra nell'Isola di registrarsi al portale Siciliacoronavirus ed esibire un tampone negativo, pena 10 giorni di quarantena. L'ingresso segue ora le regole nazionali, ovvero libertà di movimento tra zone bianche e gialle e certificato verde per matrimoni e cerimonie e chi proviene da eventuali zone arancioni e rosse. Per chi vuole, resterà comunque il servizio di tamponi rapidi gratuiti negli scali delle tre aree metropolitane.
Per quanto riguarda il richiamo ai vacanzieri Musumeci ha “ufficializzato la proposta al generale Figliuolo: il nostro sistema sanitario è pronto, in una terra che per 6-8 mesi sa di poter ospitare turisti, e il turista può fare il richiamo da noi". A breve cominceranno anche le iniezioni nelle farmacie aderenti. Alcuni governatori hanno proposto di vaccinare almeno chi resta per parecchio tempo, lasciando stare i vacanzieri mordi-e-fuggi, ma c’è il problema nella redistribuzione alle dosi tra le regioni.