Catania - Salve, rispondo all' articolo pubblicato riguardo il reddito di cittadinanza, ogni cosa ha un 50%di ragione e 50% torto. Indubbiamente ci sono persone che non ne hanno diritto e lo percepiscono, ma c'è chi, come me, che per 20 anni di lavoro come cameriera extra, quindi molto a conoscenza del settore, bisogna dire che c'è uno sfruttamento che voi che scrivete articoli neanche immaginate, lavoro solo precario o al massimo stagionale di 3 mesi con messa in regola quasi inesistente o giornaliera, quindi niente contributi, paga da miseria, 50 euro per un servizio che varia da 12 a 14 ore, ditemi voi dove sta la verità, sapete benissimo che è difficile avere un contratto nazionale con tutti i requisiti e che ne competono, i camerieri non sono tali ma trattati da scaricatori di porto, soprattutto qui al sud dove anche i datori di lavoro sono furbetti.
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Io a 48 anni mi ritrovo adesso a curare i postumi di questo mestiere sottovalutato, due ernie al disco, due interventi subiti alle vene varicose e una gamba malfunzionante e dolorante, ebbene sì, adesso percepisco il reddito di cittadinanza, con cui vivo io e il mio bambino, non faccio sprechi né bellavita, ma pago affitto e il necessario per andare avanti. Non rifiuto un eventuale lavoro futuro, perchè mi sento spenta e inutile, avendo lavorato tutta una vita ma con una giusta paga e requisiti adeguati. La gente non si trova perchè sfruttata e sotto pagata. Scrivetelo questo.
Grazie
Distinti Saluti