Cos’è il digiuno intermittente? Fa bene? Scopriamo quali sono i tipi di dieta che lo sfruttano per dimagrire in fretta e aumentare la massa muscolare.
Il digiuno intermittente è una forma di perdita di peso molto popolare in questi giorni. Ma non deve sorprendere più di tanto. Le pratiche che prevedono l'astinenza dal cibo si trovano in ogni cultura fin da tempi molto antichi.
Il digiuno intermittente è sulla bocca di tutti, specialmente quando si è alla ricerca di una dieta al rientro dalle vacanze: permetterebbe di perdere peso in fretta e ad accelerare il metabolismo. Questo sistema di dimagrimento, già scelto da molte star, propone l’alternanza di pasti regolari a momenti di digiuno vero e proprio: in circolazione troviamo tre principali tipi dieta che sfruttano il digiuno. Il digiuno intermittente (o dieta a intermittenza o ancora dieta intermittente) prevede diverse applicazioni possibili e pone delle regole sui i modi in cui pasti devono essere consumati.
Il metodo 16/8 è il più diffuso e anche quello che più facilmente può essere applicato: si può utilizzare ad esempio anticipando la cena e saltando la colazione della giornata successiva. Nella dieta 16:8, ad esempio, i pasti si concentrano in 8 ore della giornata e si alternano a 16 ore in cui non verrà introdotto nessun cibo a eccezione di acqua, caffè amaro, tè e bevande senza zuccheri.
Nella dieta mima digiuno (5:2) per due giorni a settimana non consecutivi si introducono solo 500/600 kcal. I giorni non devono essere consecutivi e negli altri giorni si può mangiare quello che si vuole.
Infine, c’è la dieta Eat Stop Eat secondo la quale, per una settimana si mangia un giorno sì e uno no.
Prima di vedere come funziona in generale il digiuno, iniziamo a dirvi che non è consigliato a tutti ed è bene consultare un medico prima. Scopriamo ora tutti i dettagli: scopriamo se la dieta digiuno intermittente funziona, i benefici, le controindicazioni e come seguirla al meglio.
Il digiuno intermittente: fa bene?
Spesso si segue un regime di digiuno per dimagrire: alternare pasti normali a periodi di pausa dal cibo, permette, infatti, di accelerare il metabolismo. I momenti di digiuno solo quelli che influiscono in maniera positiva sul metabolismo e sul bilancio calorico in quanto sono quelli in cui si brucia di più.
Tuttavia, non è detto che sia adatto a tutti: per seguirlo al meglio bisognerebbe iniziare presto la giornata e andare a letto altrettanto presto alla sera (indicativamente, dalle sei del mattino e alle nove di sera).
Digiuno intermittente: cosa mangiare?
Per iniziare con questo tecnica, oltre a consultare il proprio medico o nutrizionista, è bene sapere che esistono più tecniche e diete dalle quali attingere e che vi spiegheremo più nel dettaglio di seguito.
Dieta 16:8
Il tipo di dieta più seguito è quello dell’intermittent fasting 16:8 che prevede un digiuno di 16 ore al giorno. In questo caso si consiglia di iniziare la giornata con un the verde o un caffè senza zucchero e di bere tanta acqua. vediamo un esempio di digiuno intermittente:
Per il primo vero pasto, bisognerà aspettare il pranzo (che, supponiamo, sarà verso le 12): un piatto di pasta condita in modo semplice come ad esempio pomodoro, verdure o pesto. Abbondate con le verdure e concludete con un frutto.
Dopo il pranzo ci si può concedere uno spuntino con frutta fresca o gallette di riso. A cena – da fare entro le 19! – preferite del pesce magro, pane integrale e tante verdure.
In alternativa, chi preferisce fare colazione, e quindi farà il primo pasto alle 8, secondo il digiuno intermittente deve saltare la cena: l’ultimo pasto sarà il pranzo, consumato intorno alle 13.
Mima digiuno o dieta dei 5 giorni
La dieta mima-digiuno è stata messa a punto da Valter Longo, professore di Biogerontologia all’University of Southern California e prevede l’eliminazione di tutti i cibi che stimolano l’insulina (con l’integrazione dei prodotti in vendita sul loro sito). Questa dieta, da seguire ogni 3/6 mesi, sempre stretto controllo medico funziona così:
- Primo giorno: 1000 kcal (34% carboidrati, 56% grassi e 10% proteine).
- Giorni 2, 3, 4, e 5 giorni successivi: 75 kcal (47% carboidrati, 44% grassi e 9% proteine).
I pasti, di conseguenza, sono ridotti a due al giorno: colazione e cena, con un piccolo spuntino alla fine della mattinata. Per colazione e spuntino si possono alternare una barretta ai cerali, della frutta secca e dell’uvetta; per la cena del primo giorno sono concessi cereali integrali e legumi cotti, mentre dal giorno 2 al 5 si mangerà pesce al vapore con un’insalata oppure verdure cotte con legumi stufati.
Ideata da Brad Pilon, consiste in un digiuno di 24 ore per uno o due giorni a settimana (in base alle esigenze, ma non consecutivi). Nei giorni off, la dieta è normocalorica.
Chi ha provato il digiuno intermittente?
Jennifer Aniston ha raccontato alla rivista britannica Radio Times: “Faccio il digiuno intermittente, per cui non mangio cibo la mattina. Ho notato una grande differenza a stare senza cibo solido per sedici ore“ La Rachel di Friends consuma il suo ultimo pasto alle 17 e fino alla mattina seguente alle 9 si concede solo liquidi (acqua, caffè o tè sempre senza zucchero).
Per Fiorello, invece, il segreto per rimanere sempre in forma è una variante della dieta 16:8 detta anche Dinner Cancelling: proprio come Jennifer Aniston consuma il suo ultimo pasto alle 17, saltando la cena.