Ragusa - Un siciliano su 7 prende il reddito di cittadinanza ma alcuni incassano pure quello dei paesi esteri in cui vivono. Belgio, Germania e Olanda offrono importanti sussidi ai loro (e ai nostri) disoccupati. Ma anche in Inghilterra, ad esempio, tanti italiani - non solo siciliani - subaffittano l’appartamento che hanno ricevuto gratuitamente, magari dirottando gli incassi su conti correnti di amici e parenti. Ma come fanno a risultare residenti in due parti? Facile, non lo dicono.
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L'iscrizione all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero è obbligatoria per trasferimenti superiori a 12 mesi ma è rimessa a una dichiarazione volontaria e non è soggetta a controlli e sanzioni. Queste scattano se si viene scoperti col doppio reddito, incorrendo in un doppio reato, quello di truffa ai danni del fisco di due Stati. Ma il rischio che accada è minimo a causa dell’enorme mole di lavoro che richiederebbe il monitoraggio della quantità di ingressi, che andrebbero “filtrati” all’entrata.
Invece basta non comunicare nulla all’Aire, documentare la propria condizione di necessità e il raggiro è fatto senza che le autorità dei due paesi lo sappiano. Bruxelles, come rivela una recente inchiesta di Repubblica, è il paradiso dei “furbetti”: sborsa fino a 1.300 euro al mese. Probabile che con lo stesso meccanismo ci sia già chi percepisce pure un terzo indennizzo, da un’altra nazione ancora, ma non vale la pena tirare troppo la corda: il calcolo di probabilità di essere scoperti aumenta e si rischia di dire addio con gli interessi a uno stipendio mensile di tutto rispetto, messo insieme dalle due somme, più un eventuale lavoretto in nero per occupare la giornata.
I siciliani residenti in Belgio e Germania sarebbero almeno il doppio dei quasi 350mila trasferitisi solo in Germania e Belgio e iscritti regolarmente all'Aire: un mondo sommerso che sottrarrebbe indebitamente circa 10 milioni di euro l’anno alle casse italiane. La provincia con più residenti all'estero è Agrigento ma ci sono interi paesi spopolati dal fenomeno - come Acquaviva Platani, nel nisseno - dove sono rimasti 928 abitanti: 2.450 sono emigrati. Poi c’è chi attacca i migranti dal nord Africa, che scappano da una povertà ancor peggiore.