Ragusa - Sicilia spaccata a metà: centinaia di comuni siciliani Covid free da oltre un mese, a contagio zero o quasi; e centinaia di altri fortini no vax, a qualche decina di chilometri. La dicotomia coesiste nella stramba situazione di zone arancioni, con tanti contagi e pochi vaccini (e quindi alto rischio ricovero), circondate dal bianco che continua a rischiare di scurirsi per colpa della minoranza contraria al siero ad ogni costo e della copertura anticorpale che comincia a svanire nei primi soggetti vaccinati.
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Già da una settimana, nella valutazione della cabina di regia ministeriale, l'Isola è passata da rischio "basso" a "moderato": l'innalzamento dell'asticella dell'immunità di gregge al 90%, da parte del commissario Figliuolo, unito al ritardo che si sta accumulando a cascata anche nelle terze dosi, rischia di sbalzare la regione fuori dalle grazie di uno dei prossimi monitoraggi del venerdì. Secondo la statistica, a questo ritmo in Sicilia il traguardo immunitario sarebbe raggiunto a maggio 2022, tre mesi dopo il resto del Paese.
Già durante l’estate, sul fronte vaccinale, la provincia di Ragusa si è distinta in positivo e nell'ultima settimana la virtuosa Scicli ha superato l'80% di residenti immunizzati. In fondo alla lista c’è sempre Messina, ancora al 75% circa. E mentre Tar e Consiglio di Stato continuano a respingere i vari ricorsi contro il green pass, la circolazione del virus aumenta in tutta Italia negli under 12. Un trend in atto già da settembre, dopo le vacanze, accresciuto dalle libertà della zona bianca e dal ritorno alle attività. Non si fa sentire sui ricoveri solo perché gran parte della popolazione è ancora protetta dalle due dosi e i giovanissimi sviluppano meno gli effetti gravi dell’infezione.
Quanto durerà ancora l’area bianca se terze dosi per gli adulti e i vaccini per i bambini non partiranno alla svelta? Nella nuova mappa europea Ecdc (foto) siamo già gialli, come quasi tutta Italia. I quasi 2 miliardi di euro per l'acquisto di fiale, stanziati dalla legge di Bilancio 2022, sono il segnale che il governo vuole avviare entrambi, ancora gratuitamente: dalle ultime news che filtrano dai palazzi, entro fine anno cominceranno sia le somministrazioni per i più piccoli che il terzo appuntamento con l’hub per i 40enni.