La dieta vegana fa bene o fa male? Sembra essere una domanda che in molti si pongono ultimamente, considerando la curiosità verso questa dieta da parte di sempre più persone. È bene dire che bisogna sempre consultare un nutrizionista e informarsi sulle diete dimagranti, prima di intraprenderne una.
Chi segue una dieta vegan o prima di intraprenderla dovrebbe stare attento a questi piccoli accorgimenti
La dieta Vegana scoppiata negli ultimi anni, iniziata più o meno come una moda da seguire, ultimamente il veganesimo è diventato una vera e propria filosofia di vita, che sempre più persone seguono nella loro vita. Ma la domanda che tutti ci poniamo e, a cui su più fronti (scientifico, medico, nutrizionista…) cercano di dare una risposta è questa: mangiare vegano fa bene alla salute?
Dieta vegana come funziona ?
Secondo la nutrizionista Chiara Manzi se ci accingiamo a sostenere una dieta di tipo vegano, dobbiamo fare attenzione ad alcune cose.
Insomma, eliminare dalla nostra alimentazione i cibi animali e tutti i suoi derivati, apporta più vantaggi o svantaggi? Il pensiero come sempre va alle proteine, di cui una dieta vegana dovrebbe esserne priva e sicuramente questo ci spaventa molto in merito alle possibili carenze nutrizionali, soprattutto nei bambini e negli anziani.
Noi italiani siamo abituati ad alimentarci secondo i canoni della dieta mediterranea, tuttavia bisogna fare un’osservazione: la nostra dieta mediterranea, negli ultimi tempi si è modificata, tanto da somigliare sempre più ad un’alimentazione vegetariana e vegana.
A cosa bisogna stare attenti nella dieta Vegana?
Un eccesso di sale, zucchero, additivi e grassi caratterizza alcuni dei prodotti pronti vegan industriali, per questo, bisogna stare attenti ed avere delle accortezze.
“Bisogna porre molta attenzione durante l’acquisto. Certi hamburger, formaggi, le panne, salse e salumi vegani risultano più grassi e salati dei corrispettivi tradizionali. E possono quindi nuocere, in particolare a chi deve limitare nella dieta il quantitativo di questi elementi. Leggere bene l’etichetta, controllando dosi e ingredienti, è una buona regola” suggerisce l’esperta.
E su eventuali carenze vitaminiche, sopratutto B12 afferma che è necessario integrare: ” La vitamina B12 è presente, in forma biodisponibile, solo nei cibi di origine animale. La credenza che le alghe siano una fonte alternativa è falsa. Queste contengono sostanze analoghe alla B12, ma biologicamente inattive per l’organismo oppure in quantità non sufficienti. È quindi fondamentale provvedere all’integrazione, soprattutto dopo i 60 anni”.
E sul latte vegan dice di fare attenzione agli additivi: ”Il latte derivato dal riso, dall’avena o dalla soia è una valida alternativa anche per chi soffre di intolleranze purché non contenga zucchero o additivi, la cui presenza potrebbe rendere le bevande vegetali molto più caloriche rispetto a un latte tradizionale parzialmente scremato. Verificare attentamente gli ingredienti indicati sulla confezione permette di evitare un surplus di questi elementi e bere in tutta tranquillità. Occhio anche alla presenza di sale e coloranti”.
In sostanza: dieta vegan sì, ma bisogna prestare attenzione alle insidie nascoste nei prodotti industriali