Roma – “I vaccini esistenti contro il Covid potrebbero essere molto meno efficaci contro la variante Omicron” avverte l'amministratore delegato di Moderna, Stephane Bancek, intervistato oggi dal Financial Times, secondo cui l'elevato numero di mutazioni del nuovo ceppo della proteina spike e la sua rapida diffusione lasciano credere che i sieri attuali dovranno essere modificati nel 2022. "Penso che ci sarà un calo di efficacia – dichiara -, non so quanto perché dobbiamo aspettare i dati ma tutti gli scienziati con cui ho parlato dicono che non può essere allo stesso livello avuto con la Delta". Di parere diverso l'ex commissario della Fda Scott Gottlieb, ora nel cda Pfizer, secondo cui c'è invece "un ragionevole grado di fiducia nella protezione che l'attuale ciclo di vaccini può garantire con tre dosi", anche contro la Omicron.
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Una guerra tra case farmaceutiche per il business dei sieri, avranno già pensato i più smaliziati. Spostando il discorso dalla potenza dei vaccini a quella della nuova variante, per i ministri della Salute del G7 è vero che è "altamente trasmissibile" e richiede "un'azione urgente” ma i sintomi sembrano più lievi e “diversi rispetto alla Delta”. Anche il nostro Istituto superiore di sanità temporeggia, sostenendo che al momento non c’è “nessuna evidenza che provochi una malattia più grave”. La verità è che non lo sanno neanche gli esperti, e non si può pretendere che lo sappiano: la scienza non è magia e deve rispettare i tempi dell’osservazione empirica e dei procedimenti per tentativi ed errori, prima di fornire risposte univoche e certe.
Adesso è troppo presto: per ora c’è solo una grande confusione mediatica sotto al cielo e, come ribadito sempre oggi su Twitter dal noto virologo Roberto Burioni, “non c'è nessun dato affidabile per affermare che la variante Omicron è più o meno pericolosa o più o meno contagiosa, o che sfugge ai vaccini". Dunque stop allarmismi e, tra tanti dubbi scientifici, l'unica certezza resta quella di procedere spediti con la terza dose: "La vaccinazione vale ancora di più in questo momento - afferma il consigliere del ministro Speranza, Walter Ricciardi -. Dobbiamo togliere spazio al virus: quanto più proteggiamo e riproteggiamo, tanto più saremo in grado di difenderci contro queste varianti che emergono".