Ragusa - Il governatore Nello Musumeci, pungolato dall’allerta Omicron europea e dalle richieste dei sindaci siciliani, sta studiando una nuova ordinanza anti Covid più restrittiva di quella, blanda, di una decina di giorni fa: obbligo di mascherina all'aperto sempre, non solo in giornate e luoghi "particolarmente affollati"; e maggiori screening in porti e aeroporti. sugli arrivi per le feste. Tutto qui, almeno in base alle anticipazioni filtrate da Palazzo d’Orleans. Nulla di eccezionale, nella sostanza: solo il lieve potenziamento di quanto è già in atto, dimostrando di non riuscire a contenere l’infezione.
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Così si potrà stoppare al massimo quella d’importazione alle frontiere, non quella già in circolo sull’Isola. Senza chiusure drastiche non si bloccherà un bel niente e allora - se non si vuole tramortire il giro d’affari di fine anno e salvare il salvabile - l’unica alternativa restano i vaccini, pure dal barbiere se necessario. Negli ultimi 7 giorni le terze dosi in Sicilia sono aumentate dell'88% e una nuova impennata si registrerà certamente da oggi, con l’allargamento del booster a tutti i maggiorenni che abbiano completato il ciclo primario da almeno 5 mesi.
Anche le prime dosi, ancora più importanti per chi è totalmente scoperto dalle complicazioni del contagio, sono cresciute di un buon 23%. In tutto, quasi 150mila iniezioni rispetto alle 56mila della settimana precedente. Quasi tutti senza prenotazione: solo il 7% degli utenti si registra fissando l'appuntamento, gli altri preferiscono recarsi negli ambulatori senza preavviso. In diversi hub si stanno rivedendo le file dell’estate, ma le scorte non mancano: sono 612mila le fiale in frigo.