Ragusa - In Sicilia sono migliaia i lavoratori ancora non vaccinati tra docenti, Ata, esercito, forze dell’ordine e personale amministrativo sanitario che da mercoledì 15 dicembre resteranno fuori da questure, caserme, comandi, uffici e scuole pubbliche e private d’ogni ordine e grado. Come medici e infermieri, le nuove categorie per cui da mercoledì scatterà l’obbligo vaccinale anti Covid saranno sospese da servizio e stipendio non recuperabile fino a iniezione avvenuta e comunque non oltre aprile 2022. Poi si vedrà che farne della manciata che resisterà fino ad allora. In quel periodo scadrà anche la validità della maggioranza dei green pass vaccinali a 9 mesi, tranne ovviamente per chi nel frattempo l’avrà rinnovato per altri 9 a partire dalla data della terza dose.
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Certo se i no vax dei nuovi target coinvolti dall’obbligo dovessero impuntarsi, potrebbero creare dei “buchi” di organico importanti in settori indispensabili come scuola, salute e sicurezza. Le resistenze più grandi s’incontrano nel personale scolastico nonostante siano oltre 500 le classi in quarantena in tutta l’Isola, alcune anche nel ragusano. I controlli spetteranno ai presidi ma “credo che deciderò di farmi sospendere” ha dichiarato ad esempio Ferdinando Alliata, insegnante del liceo artistico Almeyda di Palermo, portabandiera della protesta: “L'obbligo vaccinale non garantisce maggiore sicurezza a scuola, anzi. Il tampone per tutti invece - argomenta - garantirebbe l'individuazione di eventuali focolai. Per me l'obbligo alla vaccinazione è un'ulteriore vessazione, di cui non comprendo le ragioni scientifico sanitarie, nei confronti di chi finora per lavorare si è sottoposto a sue spese al tampone ogni 48 ore".
In realtà nelle ultime due settimane tanti - chi per le restrizioni diventate eccessive, chi proprio per i costi economici della battaglia - si sono rassegnati all’iniezione. "Non sono vaccinato e non intendo farlo, preferisco farmi sospendere – aveva dichiarato a caldo un altro prof siciliano sotto anonimato, subito dopo il decretone di Natale -. Il vaccino è un farmaco potenzialmente letale e io credo di non potere essere obbligato ad assumere un farmaco potenzialmente letale". La scienza dice ovviamente l’esatto contrario: il siero salva la vita, propria e altrui. Ma qualcuno, che evidentemente ha un bel gruzzolo da parte per mantenersi, prepara il ricorso in carta bollata. Di recente, c’è pure chi l’ha vinto.
Va detto però che il virus circola sui banchi anche grazie agli alunni: quelli dell’infanzia e delle elementari non hanno “colpa” visto che il loro piano vaccinale deve ancora scattare; sono invece ancora oltre 130mila i 12-19enni siciliani non vaccinati, che frequentano le superiori. Del resto ancora fino alla settimana scorsa i Nas hanno scoperto medici e infermieri siciliani che hanno continuato regolarmente a lavorare senza vaccinarsi: per loro l’obbligo c’è sempre stato, eppure per un anno intero sono “sfuggiti” alle maglie delle Asp. E dove non arrivano i controlli, arrivano i focolai: all’ospedale Papardo di Messina c’è voluto un intero reparto contagiato, il mese scorso, per scovare 6 operatori no vax. Se dovessero davvero incaponirsi nel No, insieme ai docenti e a tutti gli altri, è pronta l’Isola a fare a meno di colpo dei servizi di tutti questi lavoratori?