Meno 4 giorni a Natale, stanno per partire ricchi pranzi, cene, aperitivi, brindisi vari in famiglia e non. Molti ricorrono al digiuno nel pre e nel post feste, ma è una scelta corretta? Il parere all’esperta
I giorni che precedono le festività natalizie sono quelli in cui si cerca di prestare più attenzione alla dieta. Si cerca, infatti, di evitare di fare sgarri alimentari ed evitare vizi e tentazioni. Numerosi sono gli errori che si fanno in vista delle maratone gastronomiche natalizie. Uno dei più frequenti è quello di digiunare nei giorni che precedono il Natale, un ‘abitudine errata che ci fa arrivare affamati al cenone tanto da concederci tutto e senza limiti. L’altro errore più diffuso è pensare che la dieta va fatta dopo le feste. Secondo gli esperti di nutrizione, la dieta non si fa mai da Natale a Capodanno ma da Capodanno al Natale successivo.
Dieta pre-natalizia: digiuno prima e dopo le feste, il parere dell'esperta
“Se poi le feste arrivano proprio nel bel mezzo di un percorso dimagrante, è comprensibile come sia facile lasciarsi attrarre da qualche rapida strategia dietetica con cui prevenire o rimediare quell’eccesso calorico che appare inevitabile – spiega Flavia Bernini, biologa, nutrizionista -.
Tra le pratiche più sponsorizzare sul web e in voga negli ultimi anni spicca il digiuno, declinabile o intermittente nelle più diverse modalità: dal 16:8 che prevede 16 ore di digiuno e 8 di alimentazione; allo schema 5:2 in cui sono previsti 2 giorni di forte restrizione calorica e 5 di alimentazione normale; al programma Eat-Stop-Eat in cui si digiuna per 24 ore un paio di volte a settimana, fino alla Dieta Mima-Digiuno in cui si restringono fortemente le calorie per 4-5 giorni consecutivi, simulando di fatto un digiuno vero e proprio, ma che nasce con finalità terapeutiche, scientifiche e non certo dimagranti”.
Pro e contro del digiuno prima e dopo le feste
Semaforo rosso. “Al digiuno prolungato, inteso come privazione totale o quasi di cibo per un tempo superiore alle 24 ore. Non solo si tratta di una strategia poco utile ai fini dietetici: potrebbe rivelarsi addirittura dannosa. Da un punto di vista fisiologico, già dopo qualche ora di digiuno, viene intaccato il glicogeno del fegato, la nostra riserva di carboidrati epatici, e l’organismo inizia a utilizzare gli aminoacidi, ossia i mattoncini che formano le proteine, come fonti di nuovo carburante. Anche i grassi di riserva vengono sfruttati per fornire energia al corpo, ma la perdita di massa magra, ossia di muscolatura, risulta essere comunque alta. Attuare un digiuno in preparazione a pasti più ricchi ci farà solo arrivare più affamati e irrequieti, con una maggior predisposizione a cadere in eccessi calorici che magari avremmo limitato, evitando di digiunare prima”.
Il digiuno intermittente delle star: pro e contro. Aiuta a ritrovare il benessere?
Semaforo giallo. “Ad attuare qualche forma di digiuno intermittente laddove questo aiuti a migliorare la compliance alla dieta. Per alcune persone risulta molto faticoso diluire le calorie di una dieta ipocalorica durante la giornata e, viceversa, si trovano meglio a concentrarle in alcune ore precise.
Il digiuno intermittente 16:8 ad esempio, si può attuare digiunando dalla sera del giorno prima al pranzo del giorno successivo, saltando di fatto la colazione, lo spuntino di metà mattina e concentrando così le calorie della dieta dal pranzo in poi. Nonostante diversi studi sottolineino i benefici di un digiuno di questo tipo, per il momento possiamo solo affermare che si tratta di una strategia dietetica utile in alcuni soggetti per garantire una migliore aderenza alla dieta, che andrebbe evitata da alcune categorie di persone come diabetici, donne incinta o in allattamento o in persone con disturbi del comportamento alimentare. Per chi invece non ama questa impostazione, il comportamento ideale, nei giorni che precedono e seguono le feste, consiste nel restringere leggermente le calorie, prediligere cibi ricchi di fibra, come verdura, frutta, legumi, cereali integrali e zuppe, e limitando molto i dolci e i condimenti. Senza neanche accorgercene avremo attuato un taglio calorico semplice e sostenibile che ci aiuterà a non uscire troppo appesantiti dal Natale”.
Digiuno prima e dopo le feste pro e contro
Semaforo verde. “Alla trappola degli eccessi alimentari durante le feste. Il comportamento corretto e misurato rappresenta l’unica vera strategia utile per gestire al meglio i momenti di festa e di socialità senza pericolosi aumenti di peso. In generale, gli atteggiamenti compensatori, da attuare prima e dopo delle giornate alimentari più ricche, dovrebbero essere limitati al massimo. Il vero segreto sarà goderci la compagnia delle persone intorno a noi, assaggiare tutto senza esagerare, assaporare cibi diversi, dimezzandone le porzioni. In questo modo ne usciremo appagati e non ci sarà nulla da rimediare o compensare con faticose e improbabili privazioni di cibo”.
Restare in linea durante le feste è una questione (anche) di equilibrio: non ha senso digiunare per poi inevitabilmente tuffarsi affamati sulla prima tavola imbandita. Meglio alternare giorni "libertini" a giorni "controllati", composti cioè da menu leggeri, a base di alimenti depuranti, come carciofi, cipolle, cicorie, bietole, zucca.
Allo stesso modo, non sortirà alcun effetto, mangiare in modo iper-calorico per una settimana intera, e poi sperare di rimediare con diete iperdrastiche oppure allenamenti estenuanti in palestra.