Roma - Si scrive super green pass, si legge obbligo vaccinale, Forse il governo ha paura ha chiamarlo col suo nome affidandosi alla formula inglese, che può risuonare meno coercitiva, ma tant’è. Confindustria, sindacati e governatori pressano il premier Draghi affinché da personale sanitario, scolastico, forze dell’ordine e dipendenti delle ditte esterne che svolgono servizi nelle Rsa, estenda il vaccino obbligatorio a tutta la popolazione e non solo ai lavoratori, come si appresta invece a disporre nel Cdm di mercoledì prossimo 5 gennaio. Il governo preferisce procedere come al solito per gradi.
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La risposta alla campagna booster e pediatrica è soddisfacente; all’esplosione dei contagi Covid non ne sta corrispondendo una parallela delle ospedalizzazioni; dal 10 gennaio e fino alla cessazione dello stato di emergenza, inoltre, i no vax finiranno in un semi lockdown (a meno che non abbiamo contratto il virus e ne siano guariti). Dunque l’esecutivo è convinto che, per scongiurare l’affollamento dei pronto soccorso, per ora basti estendere l’obbligo “solo” a chi lavora. Ma di fatto, proprio con le nuove regole in vigore tra una settimana, l’obbligo vaccinale per la maggioranza dei lavoratori c’è già. A chi non ha il super green pass sarà infatti sbarrato l’ingresso su tutti i mezzi di trasporto pubblico anche locali e in tutti i locali pubblici al chiuso e all’aperto: alberghi, strutture ricettive e ricreative, sagre e fiere, eventi sportivi e religiosi, feste e concerti, piscine e palestre, terme e centri benessere, impianti sciistici e balneari, parrucchieri ed estetisti, cinema e teatri, musei, congressi. In due parole: quasi tutto.
In pratica, da lunedì prossimo potrà continuare a fare a meno di vaccinarsi solo chi non è impiegato in servizi strettamente essenziali - come supermarket e negozi di alimentari, se la policy aziendale glielo consentirà - oppure lavora da casa, nel suo studio privato, e in uffici del settore terziario non a contatto col pubblico. Recandovisi, naturalmente, solo con mezzi propri. Di più: proprio quest’ultimo punto introduce surrettiziamente l’obbligo anche per tutti gli studenti over 12 (per età inferiori non è richiesto il green pass) che per raggiungere scuole e istituti devono servirsi di bus, metro e treni. In compenso, chi è guarito o ha ricevuto la terza dose o la seconda da meno di 4 mesi non dovrà osservare neanche più la quarantena se per caso è entrato in contatto con un positivo.