Attualità Il vaccino anti-Omicron

Omicron, Pfizer: A marzo pronto vaccino contro la variante

L'agenzia europea del farmaco prenderà una decisione nelle prossime settimane

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L'Ema sta valutando la domanda di autorizzazione per l'antivirale Paxlovid, il farmaco di Pfizer, per il trattamento di Covid-19 in adulti e adolescenti. Lo annuncia la stessa agenzia europea per il farmaco. Il responso dovrebbe arrivare nel giro di settimane. E intanto, l'ad di Pfizer Albert Bourla ha annunciato che il vaccino contro Omicron sarà pronto a marzo e l'azienda ha già iniziato a produrre le dosi. Bourla ha spiegato in un'intervista alla Cnbc che il vaccino sarà efficace anche contro le altre varianti del Covid che stanno circolando.

Il vaccino anti-Omicron
«La speranza è che otterremo qualcosa che darà una protezione migliore, in particolare contro le infezioni, perchè la protezione contro i ricoveri e la malattia grave è già ragionevole con gli attuali vaccini, se ci si protegge con la terza dose», ha detto Bourla. Secondo uno studio della Health Security Agency del Regno Unito, i vaccini di Pfizer e Moderna sono efficaci solo al 10% nel prevenire infezioni sintomatiche da omicron a 20 settimane dalla seconda dose. Le prime due dosi, comunque, continuano a fornire una buona protezione contro una malattia grave. Secondo lo studio, attualmente la dose di richiamo protegge dalle infezioni sintomatiche fino al 75%. A dicembre, il massimo consigliere medico della Casa Bianca, Anthony Fauci, ha detto che non c'è bisogno di una terza dose specifica contro Omicron, perchè la dose di richiamo degli attuali vaccini è sufficiente contro la variante.

Come funziona il nuovo farmaco
Paxlovid è un medicinale antivirale orale che «riduce la capacità di SARS-CoV-2 (il virus che causa COVID-19) di moltiplicarsi nell'organismo», spiega una nota di Ema. La domanda presentata da Pfizer è per il trattamento di COVID‑19 da lieve a moderato in pazienti adulti e adolescenti (di età pari o superiore a 12 anni con un peso di almeno 40 kg) ad alto rischio di progressione verso il COVID‑19 grave. L'Ema, prosegue la nota, «valuterà i benefici e i rischi di Paxlovid in tempi ridotti e potrebbe emettere un parere entro poche settimane, a seconda se i dati presentati siano sufficientemente solidi o se siano necessarie ulteriori informazioni».


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