Ravanusa, Ag - «D’un colpo non hai più nulla. Della mia casa è rimasto il pavimento del piano terra. Spariscono dalla vita papà e mamma, ma anche tutto ciò che li ricorda, i libri, le foto, i gingilli portati a casa dopo un viaggio...» Parla al Corsera Mario Carmina, 30enne laureato alla Bocconi: figlio unico di Carmela Scibetta, dirigente comunale, e Giuseppe Carmina, il professore pensionato scampato al Covid e citato nel messaggio di fine anno di Mattarella.
News Correlate
Li ha persi entrambi l’11 dicembre, nella tremenda esplosione della palazzina di Ravanusa: una delle grandi tragedie nazionali del 2021. E pensare che quando Mario gli chiese gli chiese se durante il coma avesse sognato qualcosa, il padre gli rispose: «M’è rimasto un sogno strano: io e Mattarella su una barca, a guardare il mare...». Risero tutti. «Si, che desso il presidente pensa a te, pa’...», esclamò Mario.
L’area del disastro è stata dissequestrata ieri dopo avere accertato che alla base della deflagrazione c’è un tubo “fratturato”, una fuoriuscita di gas accumulatasi nella bolla scoppiata. «Sotto c’è un’intera biblioteca di cui andava fiero mio padre – racconta il giovane -. Una Bibbia monumentale. I suoi libri...». L’inchiesta seguirà il suo lungo corso, ma intanto ci sono case e pezzi di vita da ricostruire. A volte scava anche a mani nude Mario. Per ora ha trovato due palloni da football: «La mia collezione, chissà se riemergeranno gli altri sedici».