Cronaca Gela

Tampone positivo, signora torna col marito che aggredisce i sanitari

La moglie voleva uscire subito dall’isolamento domiciliare, e il coniuge era d’accordo…

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 Gela - “Apprendiamo di un gravissimo episodio di aggressione e minacce avvenuto nella giornata di ieri nei confronti degli operatori sanitari del punto tamponi del Pala Cossiga a Gela (foto). Tali eventi non sono più tollerabili e devono essere denunciati e perseguiti come la legge prevede”. Lo scrive in una nota il Nursind di Caltanissetta commenta così l’episodio accaduto a ieri.  

Una signora, impaziente di attendere il proprio turno per sottoporsi al tampone di fine isolamento, avrebbe ricevuto l’esito positivo e si sarebbe lamentata perché, a suo dire, il tampone non era stato effettuato in modo corretto. “I colleghi – racconta il Nursind – per evitare ulteriori polemiche hanno effettuato un nuovo test, che ha dato ancora esito positivo. La signora insoddisfatta è andata via e dopo un’ora circa è tornata con il marito che ha iniziato a minacciare e inveire contro gli operatori rei del fatto di aver accertato la positività della signora”.

Per il sindacato “è una vicenda incresciosa, che punta il dito sulla questione delle aggressioni e minacce ai danni del personale sanitario che, giornalmente, è sottoposto a continui attacchi da parte di una fetta di utenti che culturalmente non riesce a comprendere il reale sforzo del personale infermieristico e medico in questo periodo di forte pressione”.

“Riteniamo incomprensibile – conclude la nota - come ancora oggi, mentre il mondo intero ci ha definiti angeli ed eroi, si verifichino atti di violenza di questo genere. È il momento di trovare soluzioni logistiche, di potenziamento dell’organico e dei sistemi di video-sorveglianza, per permettere ai lavoratori di poter svolgere la propria professione in sicurezza e tranquillità”. Episodi che, purtroppo, si verificano spesso anche nel Ragusano.


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