Si tratta di una dieta un po' diversa rispetto a quelle a cui siamo abituati perché non prevede restrizioni specifiche. La dieta è stata elaborata dallo psicologo inglese Seth Roberts della Tsinghua University e dell'Università di Berkeley in California che le ha dato li nome della comunità immaginaria himalayana dello Shangri-La che trova la sua descrizione nel libro Orizzonte Perduto di James Hilton. In pratica in questa dieta possiamo mangiare ciò che vogliamo perché sarà poi il cervello a trovare un suo equilibrio tra fame e sazietà.
La dieta Shangri-La nel dettaglio
Lo psicologo ha basato questa dieta sulla base di alcuni studi su ratti e su alcune sue esperienze personali. Ad esempio racconta di quando a Parigi sorseggiò bibite dal sapore molto diverso rispetto a quelle disponibili negli Stati Uniti. Roberts per sperimentare le sue teorie si sottopose a una dieta a base di sushi e alimenti a basso indice glicemico con cui perse ben 20 chili. Il suo presupposto essenziale si basa sul concetto di set-point secondo cui il nostro peso dipende dal rapporto fondamentale tra fame e sazietà. L'appetibilità dei cibi che ingeriamo può influenzare in maniera decisiva questo equilibrio. Facendo leva su questo sarebbe dunque possibile dimagrire scegliendo cibi dietetici ma sempre seguendo il proprio appetito.
Il principio base di questa dieta riguarda il consumo di due alimenti ritenuti quasi miracolosi: olio di oliva o acqua zuccherata un'ora prima dei pasti. In questo modo sarebbe possibile ridurre l'appetito e quindi mangiare di meno. Lo psicologo consiglia anche di introdurre nella dieta nuovi alimenti che abbiano poco sapore e che quindi non ci invogliano a eccedere nel consumo. In questo modo mangiando un alimento senza sapore il cervello invia un messaggio al corpo di assenza di fame. In particolare la dieta prevede di assumere dalle 100 alle 400 calorie di acqua e zucchero o olio al giorno. In pratica tra un pasto e l'altro bisogna assumere da 15 a 45 ml di olio d’oliva oppure 15-30 ml di acqua e zucchero. La dieta non prevede il controllo delle porzioni, eccetto che per l'olio di oliva e l'acqua zuccherata da assumere prima dei pasti secondo precise indicazioni.
Probabilmente una delle chiavi del successo di questa dieta risiede nel consumo dell'olio di oliva. In questo senso uno studio condotto nel 2013 dall'Università di Vienna e presso la Technische Universität di Monaco di Baviera ha evidenziato che il consumo regolare di olio di oliva aumenta la concentrazione nel sangue della serotonina l'ormone del buonumore che influisce anche sul senso di sazietà,
La dieta Shangri-La può avere effetto quindi solo se sostituiamo i nostri alimenti preferiti con altri che riteniamo meno appetibili. Insomma riducendo l'appetito riusciremo a dimagrire più facilmente. La dieta Shangri-La prevede quindi la scelta di cibi nuovi e poco saporiti, poiché ovviamente degli alimenti insipidi non si ha molta voglia. In questo modo possiamo abbassare il punto di raggiungimento della sazietà. Possiamo puntare quindi sui cibi esotici e su quelli insipidi. Ma questa non si può certo definire la soluzione ideale per perdere peso. D'altronde pur riuscendo a dimagrire crediamo non sarebbero molte le persone disposte a rinunciare al piacere e al gusto del cibo. La dieta inoltre non prevede il cambiamento del proprio stile di vita, ad esempio non si parla dell'attività fisica. In ogni caso prima di intraprendere la dieta Shangri-La come qualsiasi altro regime dietetico, è sempre buona norma chiedere consiglio al proprio medico curante o a un dietologo o un nutrizionista.