Da tempo gli scienziati studiano le proprietà longeve della dieta mediterranea, ma per la prima volta hanno utilizzato dei biomarcatori dietetici per mostrare come tale regime alimentare consenta di vivere più a lungo, allunga la vita oltre i 65 anni.
L’effetto positivo sulla longevità della dieta mediterranea confermato da un nuovo studio. Da sempre la Dieta Mediterranea viene considerata una delle migliori del mondo, addirittura è considerata patrimonio dell’Unesco.
La dieta mediterranea come segreto di lunga vita, perché 'scudo' di difesa anche per gli over 65: il modello alimentare più famoso al mondo riduce del 25% il rischio di mortalità nelle fasce più anziane della popolazione.
La dieta mediterranea è associata ad una maggiore longevità.
E' questo uno dei risultati principali di uno studio condotto dai ricercatori dell'università di Barcellona, che, attraverso l'utilizzo di marcatori dietetici hanno mostrato come il regime alimentare tipico dei Paesi mediterranei aumenti la possibilità di vivere oltre i 65 anni e diminuisca il rischio di infarti e malattie cardiovascolari.
Da tempo gli scienziati studiano le proprietà longeve della dieta mediterranea, ma per la prima volta hanno utilizzato dei biomarcatori dietetici per mostrare come tale regime alimentare consenta di vivere più a lungo.
L’effetto positivo sulla longevità della dieta mediterranea
I benefici della dieta mediterranea per la salute umana trovano ampia conferma nella letteratura epidemiologica degli ultimi decenni: tra le persone che seguono maggiormente i principi cardine di questo modello alimentare è minore la probabilità di incorrere in malattie cardio e cerebrovascolari, tumori e malattie neurodegenerative: è di conseguenza ragionevole immaginare che sia ridotto il rischio di mortalità per queste patologie e per tutte le cause.
Lo studio, pubblicato su BMC Medicine, è stato condotto per 20 anni su 642 residenti toscani di età pari o superiore a 65 anni e ha consentito di ottenere dati completi sui biomarcatori alimentari.
Come spiega Cristina Andrés-Lacueva, responsabile del gruppo CIBERFES, "è stato sviluppato un indice di biomarcatori dietetici basato su gruppi di alimenti che fanno parte della dieta mediterranea, dal quale si valuta la loro associazione con la mortalità".
Gli scienziati hanno monitorato con analisi regolari i biomarcatori come polifenoli, carotenoidi plasmatici, rapporto acidi grassi insaturi/saturi, selenio e vitamina B12, per studiare come cambiano nel tempo e come siano influenzati dal regime alimentare.
Durante i 20 anni di follow up sono deceduti 435 dei partecipanti, 139 dei quali per malattie cardiovascolari e 89 per cause legate al cancro. Dall'analisi dei modelli è emerso un punteggio del biomarcatore della dieta mediterranea inversamente associato a tutte le cause di morte.
Questo ha portato i ricercatori a ritenere che questo regime alimentare riduca la mortalità negli anziani con più di 65 anni, ad eccezione dei decessi per cancro.
Gli scienziati dell'Università di Barcellona ritengono che la ricerca e i test sui biomarcatori che hanno eseguito durante l'evento possano aiutarli a elaborare una consulenza dietetica personalizzata per le persone anziane che intendono prolungare la propria vita.
Dieta Mediterranea, cosa mangiare?
La Dieta Mediterranea dà diverse possibilità a tavola, regalando sicuramente un regime alimentare equilibrato e che porta ai giusti compromessi tra gusto e salute.
Durante l’arco di una giornata è raccomandato fare uso di cereali non raffinati, frutta (almeno 3 porzioni), vegetali (6 porzioni), olio extravergine di oliva, latte (2 porzioni), vino con moderazione, acqua e moltissime spezie. Inoltre si consiglia di mangiare settimanalmente il pollo almeno quattro volte, il pesce 5-6 volte, legumi, olive e noci tre, così come patate, Uova e dolci.
Si deve invece prendere in considerazione la carne rossa ma solo per una volta a settimana.