Roma – Prosegue al Quirinale la farsa dell’elezione del presidente della Repubblica a spese dei contribuenti: Claudio Baglioni, Rocco Siffredi e Terence Hill le improponibili new entry nelle nomination al Colle che ieri si sono sommate a quelle altrettanto improbabili dei due precedenti scrutini.
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La fantasia dei nostri parlamentari accende quella dei blogger, che si sbizzarriscono in nuovi meme, come quello in foto. Dopo il figlio Alberto anche papà Piero Angela ha ottenuto qualche consenso, così come altri impapabili: Enrico Ruggeri, Al Bano, Mauro Corona, Dino Zoff, Marco Tardelli, Antonio Razzi, Christian De Sica, Giovanni Rana. Pure il filosofo Giorgio Agamben ha preso un voto.
Potremmo aggiungerne altri, sono decine gli improponibili. Tra i nomi “seri”, cresce Mattarella (che però è già pronto a fare il nonno) insieme a Maddalena e Crosetto: nuovo “cavallo” del centrodestra con Pera, Casellati, Moratti e lo sconosciuto Nordio. Tutti bocciati dal centrosinistra, che adesso dovrà sciogliere le sue riserve. Oggi, quarto scrutinio, bastano 505 preferenze, la metà dei grandi elettori. E non c’è ancora un candidato condiviso.