Ragusa - Secondo il report settimanale della Protezione civile negli ultimi 7 giorni il numero dei nuovi siciliani positivi è aumentato del 2% rispetto all’ultima settimana di gennaio, al netto degli svariati riconteggi dei bollettini: circa 50mila in più, in cifre assolute, che portano però a oltre 270mila i cittadini isolati, col green pass revocato in attesa di negativizzarsi (+12%). Se ci aggiungiamo i no vax incalliti (e per nulla intimoriti dai 100 euro di multa), superano mezzo milione gli abitanti momentaneamente limitati a spostarsi liberamente.
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Diminuisce però la pressione ospedaliera, sia nei ricoveri ordinari (-87 unità) che nelle terapie intensive (-13). Il dato ragusano si allinea al trend regionale, resta alta la quantità di decessi: 8.790 dall’inizio dell’epidemia, per un tasso di letalità pari all’1,3%. Tanti, quindi, pure i guariti. Rispetto alla corrispondente settimana di un anno fa, i nuovi casi sono cresciuti da 5.451 a 49.219 (+803%), i ricoverati da 1.376 a 1.523 (+10,7%), quelli in rianimazione da 178 a 127, i morti da 204 a 292. Eppure il governo vede rosa e proprio in questi giorni allenta la morsa delle restrizioni anti Coronavirus.
In questo scenario al chiaroscuro, arriva il sondaggio Federazione Cimo-Fesmed secondo cui il 77% dei medici siciliani se potesse lascerebbe la professione: chi sogna la pensione, chi di fuggire all'estero, chi dedicarsi alla libera professione o lavorare in una struttura privata anziché restare in un ospedale pubblico; il 32% addirittura cambierebbe mestiere. La pandemia ha stressato davvero tutti: anche quelli per cui doveva costituire una “missione”, visto come sono ripagati.