Ragusa - Partiamo dal sindaco di Ragusa, che ai microfoni di Video Mediterraneo lancia il guanto di sfida: “Ci sarà secondo voi qualcuno che dirà che questo quadro non è di Caravaggio? Se mi portate uno scienziato, qualcuno che mi dica al 100 per cento: ho ragione io…”
Gli fa eco, a Video Regione, il suo assessore Ciccio Barone, di cui il sindaco Cassì è fido: “Non posso sentire commenti su Facebook di gente che non sa cosa è la storia dell’arte e che oggi parla di questo quadro-non quadro. Abbiamo avuto 500 visitatori in tre giorni, sono numeri! Poi se veramente non dovesse essere…se hanno ragione questi soggetti (che negano si tratti di un Caravaggio, ndr), ….gli organizzatori della mostra, noi prenderemo tutti i provvedimenti necessari che ci sono, ma non penso che sono dei folli!”.
News Correlate
Quindi, nella chiesa della Badia a Ragusa è esposto un quadro di Caravaggio. Non hanno dubbi il sindaco di Ragusa Peppe Cassì, e l’assessore Ciccio Barone.
Non hanno dubbi gli organizzatori e i curatori. Quel quadro è di Caravaggio!
Dato che Ragusanews ama sbobinare, a volte anche correggendo in meglio sbavature e zoppicature linguistiche degli intervistati, abbiamo sbobinato Vittorio Sgarbi, intervistato da Video Mediterraneo: “Io ho visto il quadro, che è di un collezionista di Malta, e non c’è alcun dubbio che non sia di Caravaggio.
Ma non è un motivo di polemica, tante opere non sono di qualcuno ma hanno un significato comunque interessante. In questo caso, non è vero quello che dice il sindaco, che si debba dimostrare scientificamente. Le opere d’arte portano il Dna dell’autore. Il sindaco di Ragusa dice una cosa che non può dire. Se è Caravaggio, nessuno smentisce. Vedete, Caravaggio parla con una potenza che è immediatamente comunicante!
Se hanno scritto “Caravaggio” hanno sbagliato, se hanno scritto “una mostra su Caravaggio” hanno fatto una cosa giusta".
Concludiamo citando, ahinoi, il nostro articolo del 15 maggio, che ignorava l’intervista che il 16 maggio Vittorio Sgarbi avrebbe rilasciato a Video Mediterraneo: “Il dubbio, sulla veridicità del Caravaggio portato a Ragusa con enfasi tipicamente massericia, era insito già nella comunicazione. “Mostra su Caravaggio”. E poi la provenienza: “Collezione privata maltese”.
Anche un profano si accorge che il San Giovanni Giacente esposto alla chiesa della Badia non ha nulla della luce, del guizzo, del genio di Michelangelo Merisi. E non serve interpellare gli storici dell’arte, i più autorevoli e referenziati (lo stesso Vittorio Sgarbi non ha avuto stomaco per attribuirlo) per capire che l’opera portata a Ragusa non è un Caravaggio.
Pazienza, per gli sponsor, per gli afoni amministratori locali (il sindaco Cassì, ostaggio di Ciccio Barone assessore, tace, insieme al buon Ciccio) e per il battage mediatico che si è provato a mettere su, che come un boomerang è tornato indietro a chi lo ha lanciato.
L’arte, quella vera, assoluta, brilla, lucente e durissima. Come il diamante”.
Pare quasi che Vittorio Sgarbi abbia copiato Ragusanews, ma ovviamente non è cosi: "Vedete, Caravaggio parla con una potenza che è immediatamente comunicante!". Molto più umilmente noi avevamo titolato il nostro articolo, precedente di 24 ore appena: "Cari Ragusani, se fosse Caravaggio, brillerebbe".