Dieta del restart ormonale: scopri il nuovo piano alimentare per perdere peso in meno di un mese
Cos’è la dieta del restart ormonale? Si tratta di una cura dimagrante che ci aiuta a perdere peso ed a mantenerci giovani e vitali.
Scopriamo insieme come funziona il nuovo piano alimentare e cosa è sconsigliato mangiare.
La dieta del restart ormonale è un metodo efficace per perdere peso e riequilibrare il corpo, scopriamo perché funziona e come è fatta.
La dieta del restart ormonale si basa sul riattivare il circolo virtuoso degli ormoni che fanno si che si possa dimagrire. Il ciclo di restar avviene in cinque fasi attuate nell’arco di 28 giorni. Oltre a far perdere peso, questo piano alimentare dona energia e vitalità. Difatti è composto da un bilanciamento perfetto degli alimenti abbinato ad esercizi appositi e meditazione.
La dieta quindi si basa sul riattivare gli ormoni in modo che si possa perdere peso, difatti essi regolano l’equilibrio dell’organismo: lo stress, la fame, le funzioni della tiroide, la mente. Grazie ad una dieta ben bilanciata e ad uno stile di vita sano si può riequilibrare il corpo. Il reset dei livelli endocrini, è fondamentale per ristabilire il metabolismo, perdere peso, favorire il sonno, avere capelli e unghie forti e altri straordinari benefici.
Come funziona la dieta del restart ormonale
La dieta si sviluppa nell’arco di 28 giorni ed è suddivisa in 5 fasi:
Fase 1, detossificazione (giorni 1-3):
serve a liberare il corpo dagli eccessi di sodio e acqua e per riattivare la funzione cellulare, difatti gli alimenti principali in questa fase sono frutta, verdura e molti liquidi. Preferire: kiwi, cetrioli, anguria, verdura a foglia e carciofi.
Fase 2 (giorni 4-7):
dopo aver fatto il detox nei giorni precedenti, si passa a reintrodurre alcuni alimenti, come i carboidrati. Si preferiscono i cereali senza glutine e i legumi.
Fase 3 (giorni 8-14):
dopo i carboidrati, si iniziano a reintrodurre le proteine, vegetali e animali (in questo caso solo il pesce è consentito).
Fase 4 (giorni 15-21):
questa fase prevede l’assunzione di alimenti prevalentemente proteici. Quindi colazione, pranzo e cena devono essere studiati ad hoc.
Fase 5 (giorni 22-28):
l’ultima fase consente di ristabilire l’equilibrio ormonale grazie agli alimenti assunti fino ad ora e a come sono stati introdotti.
Cosa è sconsigliato mangiare durante questa cura
I primi due elementi assolutamente da evitare per la dieta del restart ormonale risultano zuccheri ed alcolici, i quali innalzano considerevolmente i livelli di insulina.
Allo stesso modo bisognerò dire addio a peperoni, melanzane, pomodori e patate poiché non tengono a bada i livelli di leptina.
Purtroppo poi, bisognerà dire addio anche al caffè poiché esso fornisce molto cortisolo e contrasta la riattivazione ormonale.
Infine bisognerà salutare anche tutte le bibite gassate sempre poiché innalzano i quantitativi di cortisolo.
Si tratta dunque di un regime alimentare molto rigido che però può portare i suoi riscontri in brevissimo tempo. L’ultimo consiglio che vi forniamo è quello di ascoltare sempre un esperto di settore prima di tuffarvi a bomba in questi tipi di diete.
Per far si che le cinque fasi procedano nel verso giusto ci sono alcuni consigli che si potrebbero seguire. Ovvero, come la consumazione di cibi di stagione e a km zero, ridurre al minimo l’assunzione di carne e quindi prediligere il pesce, evitare i latticini e limitare gli alimenti troppo salati. Anche l’attività fisica ha un ruolo fondamentale. Durante le fasi, gli esperti consigliano di fare un’attività aerobica moderata come: camminata veloce, nuoto, bici, step. La costanza è importante, perciò si consiglia di praticarla tutti i giorni per almeno 40 minuti.