Il Ministero della Salute in una nota ha chiarito quali sono i rischi per il personale sanitario a contatto con persone positive al vaiolo delle scimmie. Secondo il Ministero della Salute, per il personale sanitario che adotta le misure di sicurezza, ovvero indossi i dispositivi di protezione individuale, il rischio di essere infettato da questo virus risulta basso. In particolare ai medici e altre figure professionali che lavorano nei laboratori col virus Monkeypox è raccomandato l'uso di visiere, mascherine Ffp2, camici e guanto monouso, copriscarpe monouso. Queste norme di protezione vanno rispettate anche dagli operatori di laboratorio che nel trattare i campioni del virus da analizzare corrono rischi molto elevati. In ogni caso, sempre in una nota, il Ministero della Salute ha definito molto bassi i rischi riguardanti una eventuale diffusione della malattia.
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Vaiolo delle scimmie: come si trasmette il virus?
Il virus si trasmette con i droplet, i fluidi corporei o il contatto diretto con le lesioni. Lo scambio di liquidi biologici è quindi fondamentale per la trasmissione del virus.
I sintomi con cui si manifesta la malattia sono i seguenti: mal di testa, mal di schiena, febbre, dolori ai muscoli e ingrossamento dei linfonodi. Dopo 24-48 ore in genere compaiono le caratteristiche lesioni cutanee.
Come si accerta l'avvenuto contagio?
E' necessario sottoporsi ad analisi del sangue e tamponi, sia cutanei che nasofaringei. I contatti stretti di una persona risultata positiva al virus Monkeypox devono osservare un periodo di isolamento di 21 giorni.
Vaiolo delle scimmie: quanti casi in Italia
Secondo quanto è stato reso noto dall'Istituto Spallanzani, al momento nel nostro Paese salgono a 5 i casi di persone infettate dal vaiolo delle scimmie. La nuova positività riguarda un paziente rientrato dalla Germania, gli altri sono ricoverati a Roma, uno ad Arezzo. Nei giorni scorsi è stato confermato il quarto caso relativo a un paziente di Arezzo che ha contratto il virus durante un viaggio alle Canarie.
Inoltre le prime analisi relative alla sequenza del virus Monkeypox hanno permesso di stabilire che i campioni sequenziati presentano affinità col ceppo dell'Africa Occidentale. Insomma si tratterebbe dello stesso virus che è stato isolato in Germania e in Portogallo. Lo Spallanzani ha fatto sapere che le condizioni di salute dei pazienti italiani positivi sono buone.