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Paola Turci e Francesca Pascale: il matrimonio a Montalcino

Paola Turci e Francesca Pascale hanno detto sì: l'unione civile celebrata a Montalcino

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/03-07-2022/il-matrimonio-a-montalcino-per-paola-turci-e-francesca-pascale-500.jpg Il matrimonio a Montalcino per Paola Turci e Francesca Pascale


Siena - Paola Turci e Francesca Pascale hanno detto sì a Montalcino (Siena): il rito per l'unione civile è stato celebrato a Palazzo dei Priori, sede storico del Comune della cittadina del Senese famosa per il suo pregiato Brunello.
A celebrare il sindaco Silvio Franceschelli. Una ventina di minuti la durata della cerimonia, molto intima: circa 25 gli invitati compresi i 4 testimoni, nessun vip.
La coppia è arrivata nella piazza dove ha sede Palazzo dei Priori a bordo di una Jaguar bianca, ad attenderle una folla di curiosi.

Entrambe in pantaloni e bianco, Francesca Pascale indossava un blazer, Paola Turci una tuta con spalline sottili e corpetto ricamato. Alla fine della cerimonia, come di consueto per le celebrazioni di unioni, il Comune ha regalato alla coppia una medaglia e una magnum di Brunello.
Festa poi di matrimonio al vicino Castello di Velona.

Il castello
Qualcuno si dice perplesso per la scelta della location del ricevimento voluta dalla cantautrice e dall’ex compagna di Silvio Berlusconi: il castello di Velona. «Meraviglioso, ma forse un po’ piccolo». È un boutique hotel — una trentina di camere extra lusso, dai 700 euro ai 6.000 euro a notte, fonte termale e produzione di vino interne — arroccato su una collina punteggiata di cipressi. Improvvisamente però somiglia a una fortezza inespugnabile. «Oggi la struttura è riservata, non facciamo entrare nessuno», spiegano i responsabili. Qualche curioso inizia ad assieparsi davanti a palazzo dei Priori, sede del vecchio municipio, intorno alle 16, mentre il fiorista Michele Giannetti decora l’ingresso e la sala. Spirali di rose bianche, ortensie e fiori di curcuma. Nessun bouquet tradizionale, ma bottoniere floreali appuntate agli abiti delle spose. «Paola e Francesca hanno suggerito dei colori, poi mi hanno lasciato campo libero. Sono contente del risultato», dice Giannetti.

La cerimonia
A dirigere il traffico della piazza del municipio tre vigili urbani, nessuna transenna e una ventina di curiosi, locali, ma anche stranieri. «Si sposa l’ex compagna di uno dei presidenti del Consiglio italiani», spiega una signora a una turista spagnola. Alla cerimonia sono invitate circa 30 persone, niente volti noti, solo parenti, amici intimi delle spose e Andrea Francini, sindaco di Trequanda: la località, tra Val d’Orcia e Crete Senesi, dove Francesca Pascale si è trasferita, poco dopo la rottura con Berlusconi, con il sogno di aprire un’azienda agricola per la coltivazione di cannabis legale in cui impiegare donne uscite dal carcere. Puntuale, poco prima delle 17, arriva l’officiante: il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli. «È uno dei tanti eventi che celebriamo qui, è bello poter fare felici le persone nel rispetto della norma», dice. «Ho incontrato Francesca un mese e mezzo fa e sono stato lieto di rendermi disponibile. Dovremmo dare alle unioni civili tra persone dello stesso sesso un contorno di normalità più che di eccezionalità. Solo così si abbattono le barriere».

Da una Jaguar, scendono finalmente le spose: sorridenti, molto emozionate, tutte e due in bianco. Pascale in tailleur pantalone di Fendi, Turci in tuta scollata di Alberta Ferretti. Si tengono forte la mano. La cerimonia dura mezz’ora, inizia con le note di «Is this love» di Bob Marley, vengono letti gli articoli 11 e 12 della legge 76/2016. Per tre volte, dalla sala comunale, arrivano applausi. Paola e Francesca, che hanno come testimoni la prima un amico e la seconda la sorella Marianna, si promettono amore con un: «Ci siamo scelte». All’uscita sono raggianti e commosse, prima di risalire in macchina dicono solo: «È una giornata meravigliosa». Per il sindaco Franceschelli «è stata l’unione più emozionante degli ultimi 10 anni, si è visto un sentimento vero». I curiosi, nel frattempo, si sono moltiplicati, applaudono Paola e Francesca e gridano: «Brave, siete bellissime». I messaggi di odio in rete della vigilia sembrano un ricordo lontano. Un signore di 75 anni, con gli occhi lucidi, dice: «È bello vedere come le cose cambino». Gli ospiti, molti in bianco, nel rispetto del dress code chiesto dalle spose, si fanno aria con ventagli arcobaleno, mentre si muovono verso il castello di Velona. Qui degusteranno una cena vegana seduti ad una lunga e unica tavolata. Poi, ovviamente, tanta musica.


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