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E' morto il prestigiatore Tony Binarelli, le mani di Terence Hill VIDEO

Tony Binarelli, morto il mago della tv: aveva 81 anni. Un anno fa disse: «Temo la malattia»

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/12-07-2022/e-morto-il-prestigiatore-tony-binarelli-500.jpg Il mago della tv aveva 81 anni. Un anno fa disse: «Temo la malattia»


Roma - E' morto Tony Binarelli, il mago della tv negli anni '90. Si è spento a 81 anni all'ospedale Pertini di Roma in seguito a una lunga malattia. Proprio un anno fa in occasione del suo 81esimo compleanno in un'intervista a Fanpage disse: «Temo la malattia. Arrivare a non capire più niente, perdere il proprio spirito».Con la sua magia ha impreziosito i programmi di Corrado, Mike Bongiorno e Pippo Baudo e ha affascinato personaggi del calibro di Federico Fellini.

Vita e carriera
Aveva 13 anni quando, durante un’estate funestata dalla bronchite, ha iniziato a coltivare la sua passione per la magia. Crescendo, ha preso un diploma di ragioniere e ha trovato lavoro presso una ditta automobilistica, lasciando che l'arte della prestigiazione restasse una musica di sottofondo. Dopo circa 14 anni da impiegato, però, ha mollato tutto e ha seguito la scia luminosa dell'illusionismo, facendo il primo passo di una lunga carriera artistica. Dagli anni ’70 agli anni ’90, ha incantato gli spettatori con i suoi giochi di prestigio. Con numeri conditi di umorismo ha impreziosito i programmi di Corrado, Mike Bongiorno e Pippo Baudo fino a presenziare a Buona Domenica dal 1991 al 1995. Numerose le ospitate in Rai e Mediaset e le performance dal vivo in giro per l’Italia. Al suo fianco, la moglie Marina, conosciuta quando aveva 19 anni e conquistata con uno dei suoi magici trucchi.

L'incontro Fellini
Riuscì ad affascinare persino Fellini: «Aveva una grande passione per la magia e disse ad una attrice, mia amica, che gli sarebbe piaciuto conoscermi. Ci incontrammo a una cena. Mi chiese di fargli vedere qualcosa. Presi un mazzo di carte e lui cominciò a spostare un tavolino, poi cambiò una luce, riposizionando le sedie e mi disse: “Adesso fai il tuo gioco”. Io gli chiesi il motivo di quello strano comportamento e lui mi spiegò: “Io voglio godere al massimo del tuo personaggio. Ti ho creato la scenografia affinché tu possa essere valorizzato”.

Prestò la mani a Terence Hill
Non tutti sanno che prestò le mani a Terence Hill nella scena del film "…continuavano a chiamarlo Trinità" in cui l'attore mescolava le carte (in allegato, in fondo, l'indimenticabile sequenza de cult movie). «Io e Terence Hill - ricordò sempre Binarelli - avevamo a disposizione una maglia sola. Quella maglia bucata, sudata e sporca di polvere, dovevamo scambiarcela. Lui faceva la scena, poi la maglia la mettevo io e riprendevano le mani e così, tra fisarmoniche e ventagli, sembrava che Terence Hill fosse un grandissimo giocatore. Quando fecero la prima del film al cinema, dopo la scena della partita a carte, il pubblico fece un applauso. È un momento che ho appuntato al petto, più di molte altre medaglie».


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