Noto - Sabato 7 e domenica 8 agosto 2021 ritorna nella splendida città di Noto il festival di informazione e approfondimento culturale lgbt+: “Giacinto festival - nature lgbt+”. Anche quest’anno saranno due giornate di confronto e approfondimento, con mostre, documentari, presentazioni di libri, dibattiti, per raccontare le realtà e i temi della comunità LGBT+ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali).
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Gli eventi del festival sono patrocinati dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dalla Regione Siciliana e dall’UNAR. Il festival è diretto dall’attore ed operatore culturale Luigi Tabita: “Il tema di questa settima edizione è la resistenza. Dopo il 2016, anno dell’approvazione della legge sulle unioni civili, ci troviamo in questi mesi nuovamente in una querelle per l’approvazione di una legge di civiltà, legge Zan, che vuole combattere l’omotransbifobia, misoginia e abilismo e che potrebbe portare la nostra società a compiere un nuovo passo in avanti sul tema dei diritti proprio nel rispetto di quell’uguaglianza sancita dall’art.3 della nostra splendida Costituzione. Ma anche questa volta c’è chi dice no. Chi mistifica. Ma è possibile continuare a mediare al ribasso sui diritti umani? Sulle vite e la sicurezza delle persone? I casi di violenza omotransfobica sono in vertiginoso aumento! Ormai il tempo è scaduto, bisogna resistere e approvare questa legge. Resistere, come affermava Tina Anselmi, per costruire un mondo migliore non solo per noi ma anche per chi non vede, non può o non vuole guardare”.
L’apertura del “Giacinto festival” avverrà con un’istallazione urbana nel centro storico della città dal titolo “Sentieri”. Verrà infatti allestito un sentiero con le riproduzioni di personaggi illustri il cui orientamento sessuale è stato sempre celato. Spesso questo aspetto che viene eliso diventa la chiave per comprendere grandi azioni e creazioni della storia. Il percorso sarà curato da Tommaso Scaramella, ricercatore assegnista dell’Università di Verona e allestito da Paolo Papa, flower designer.
Altro importante appuntamento della prima serata sarà un panel sul tema “omofobia e misoginia”. Dialogo con il giornalista Francesco Lepore, che per l’occasione presenterà il suo libro/inchiesta “il delitto di Giarre”, con Paolo Patanè, già Presidente nazionale Arcigay e Maria Laura Annibali, Presidente dell’ass. Di Gay Project. La serata continuerà con la proiezione del documentario “L’altra altra metà del cielo-donne” di Maria Laura Annibali. La fine della prima giornata si concluderà nella piazza centrale con la creazione di un’opera di FilmArt biodegradabile realizzata dall’artista Mikhail Albano dedicata a Raffaella Carrà, importante icona della comunità lgbt+ che attraverso le sue canzoni e le sue scelte ha sempre lanciato messaggi di emancipazione e libertà.
La seconda giornata del “Giacinto festival” si aprirà con la creazione di una installazione urbana. Dopo le strisce pedonali realizzate l’anno scorso, le associazioni lgbt+ dipingeranno con i colori dell’arcobaleno, simbolo della comunità, una panca del centro storico. In serata si ritornerà all’interno del convitto delle Arti per un panel dal titolo “diritti alla sbarra” con ospiti Gianmarco Negri primo sindaco transgender d’Italia e la giornalista Selvaggia Lucarelli.
Anche quest’anno il festival si svolgerà nel raffinato Cortile del Convitto delle Arti, contaminando il centro storico di Noto con varie iniziative.