Ispica - Il Circolo “Sikelion” esprime sollievo e soddisfazione per l’ordinanza con cui, giusto in questi giorni, il Tar di Palermo - sezione di Catania ha respinto l'istanza cautelare avanzata dalla società di telefonia mobile “Hightel”. All’origine della controversia, su cui si attende ancora la decisione definitiva, un provvedimento con cui il Comune di
Ispica ha negato alla suddetta società l’installazione di un’antenna in Contrada Crocefia.
Anche se è meno visibile di altre forme di inquinamento, quello elettromagnetico non è meno letale, in quanto causa di disfunzioni della crescita e tumori. Negli ultimi anni, purtroppo, un po’ ovunque, ed anche nell’Ispicese, la corsa alle installazioni ha subito un’impennata, di pari passo con la crescente diffusione di tablet, chiavette e cellulari.
Ma le oramai irrinunciabili comodità dell’interconnessione da una parte, e la salute dall’altra, non sono in contrasto insanabile: come per tutte le attività umane, il segreto è trovare i giusti equilibri, evitando immissioni abnormi nell’ambiente e tutelando i soggetti più deboli.
Benché sia poco noto, infatti, già a diversi anni la legge consente ai comuni di dotarsi di un regolamento per disciplinare le nuove installazioni, per minimizzare la deturpazione del paesaggio, urbano ed extraurbano, e imporre restrizioni in “zone
sensibili” come quelle di scuole, case di riposo, ospedali, campi sportivi.
Purtroppo a tutt’oggi Ispica -come molti altri comuni, va precisato- non si è dotato di alcuno strumento del genere: il rischio è che si proceda a tentoni, restando comunque esposti a costose quanto incerte azioni giudiziarie in nome del dio profitto.
Per questi motivi, Legambiente chiede con forza all’Amministrazione Comunale un moto d’orgoglio, in solerzia e lungimiranza, che ponga Ispica all’avanguardia nella tutela della salute dei suoi abitanti.
A rassicurazione di imprenditori e utenti, peraltro, va aggiunto che la redazione dei
piani antenna deve passare attraverso la consultazione di tutti i soggetti interessati, privati e non; e prevede altresì mappature degli impianti e misurazioni in loco, che consentano prevenzione e studi epidemiologici.
Secondo il Circolo “Sikelion”, poi, molto si dovrebbe puntare sulla sensibilizzazione dei più giovani, per indurli a un uso responsabile di smartphone e tablet, che non sia nocivo per loro stessi e per gli sta attorno (telefonini, tablet, smartphone, ecc.).
«La nostra associazione -commenta la presidente, dott.ssa Natalia Carpanzano- è sin d’ora a disposizione dell’Amministrazione Comunale, degli istituti scolastici e di qualunque soggetto, pubblico o privato, che volesse raccogliere il nostro invito a cimentarsi senza riserve lungo questa nuova frontiera della difesa dell’ambiente e della salute».