Ragusa - «L’Università di Catania potenzia la sua presenza a Ragusa grazie alla collaborazione con gli enti locali e in particolar modo con il Comune e la Bapr. Una sinergia che sta producendo frutti importanti per il territorio nel campo della formazione, dell’innovazione e della ricerca e della crescita del territorio. Dal prossimo anno accademico l’ateneo catanese avvierà un nuovo corso di laurea triennale in “Management delle imprese per l’economia sostenibile” mirato alla formazione di operatori e imprenditori per aziende e enti operanti nei settori della filiera agroalimentare e culturale-turistica. Un percorso formativo che si aggiunge al corso di laurea triennale in “Mediazione linguistica e interculturale” e biennale in “Scienze linguistiche per l’intercultura e la formazione” oltre al Master sulla Lingua dei Segni Italiana».
Con queste parole il rettore Francesco Priolo dell’Università di Catania ha aperto stamattina, nella sala consiliare di Palazzo dell’Aquila del Comune di Ragusa, la cerimonia di presentazione dell’offerta formativa, scientifica e culturale dell’ateneo catanese.
«Proprio nelle settimane scorse, grazie sempre alla sinergia pubblico-privato, è stato approvato nell’ambito del Pnrr per il Sud il progetto “Greentech Mediterranean Innovation Hub” sul green e agri-tech che prevede un finanziamento di 10,5 milioni di euro» ha aggiunto il rettore.
«Ragusa diventerà uno dei più importanti poli d’Italia per il trasferimento tecnologico in ambito green ed agri-tech nonché il primo centro di high-performance computing del Mezzogiorno – ha spiegato il direttore generale di Bapr, Saverio Continella, alla presenza del presidente dell’istituto bancario ragusano Arturo Schininà -. Il progetto accompagnerà lo sviluppo delle imprese applicando l’intelligenza artificiale agli ambiti di innovazione “greentech”, “agritech”, “green-energy”, “blue economy” e “mobility & logistics” con laboratori sulla competitività d’impresa, per la “realtà virtuale” e la “realtà aumentata”».
Un’ulteriore opportunità per frenare la “fuga di cervelli” dal territorio come hanno sottolineato il sindaco Giuseppe Cassì e il presidente del Consorzio Universitario della Provincia di Ragusa Giuseppe Lavima.
«L’ateneo scommette sul nostro territorio grazie anche alla convenzione sottoscritta nei mesi scorsi – ha detto il primo cittadino -. Aumentare l’offerta formativa è fondamentale per sostenere e aiutare i nostri giovani nella formazione e per il loro futuro in questo territorio».
Sul corso di laurea, che afferisce al Dipartimento di Economia e Impresa, si è soffermato il prof. Pierluigi Catalfo nelle vesti di coordinatore de nuovo percorso di studi. «Il corso a numero non programmato, proprio per favorire le iscrizioni, sta ricevendo un buon consenso tra i giovani – ha spiegato -. A pochi giorni dalle iscrizioni, infatti, abbiamo registrato un buon numero di immatricolazioni, ma è ovvio che a settembre il quadro sarà ben più chiaro. Le direttrici del corso di laurea sono ben due, le imprese agroalimentari e il turismo, e su queste abbiamo incentrato i contenuti principali degli insegnamenti».