Ragusa - Acqua Italia, l’associazione dei costruttori di impianti di trattamento, rileva che l’epidemia non ha fermato la tendenza osservata negli ultimi anni: continuano ad aumentare i consumatori che dicono addio alle bottiglie di plastica e scelgono di bere l’acqua potabile del rubinetto. Lo studio ha coinvolto 2mila famiglie. Dal 67% del 2014 all’83% del 2020, cresce la popolazione che beve abitualmente l’acqua di casa, pur alternandola o ricorrendo ogni tanto alla minerale; mentre cala la percentuale di chi non ricorre affatto al rubinetto.
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L'indagine evidenzia comunque delle disparità geografiche: si beve più acqua del rubinetto al Nord, soprattutto in Emilia; mentre al Sud e in Sicilia quasi un terzo dei cittadini preferisce affidarsi alla bottiglia di minerale, per via di una minore fiducia nella rete idrica. L’analisi sottolinea anche un’altra abitudine: la propensione a bere l’acqua del rubinetto anche fuori casa, ad esempio al bar o al ristorante. Il 22% degli intervistati ha dichiarato di berla già, mentre un altro 61% lo farebbe se gli venisse offerta. Inoltre, quasi una persona su due ha affermato di portare solitamente con sé una bottiglietta dell’acqua quando esce.