Roma - Nato a Palermo, 55 anni, avvocato, Ernesto Maria Ruffini è stato direttore dell’Agenzia delle entrate dal 31 gennaio del 2020. Aveva ricoperto lo stesso incarico dal luglio del 2017 al settembre del 2018, dopo essere stato amministratore delegato di Equitalia a partire del giugno 2015.
Considerato vicino all'ex premier Romano Prodi e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è figlio di Attilio, più volte ministro per la Democrazia cristiana negli anni ’70. Secondo le indiscrezioni apparse sui giornali negli ultimi giorni, sarebbe stato individuato come la personalità più adatta a guidare un'aggregazione delle forze di centro del centrosinistra. Anche se, nell'intervista esclusiva rilasciata al Corriere, alla domanda se intenda scendere in campo la sua risposta è «no». Con la precisazione: «Non condivido il chiacchiericcio che scambia la politica per un gioco di società, le idee per etichette ed il senso civico per una scalata di potere».
Nel corso del suo mandato, l’Agenzia delle entrate è stata riorganizzata e sono state introdotte novità importanti per il contribuente come la fatturazione elettronica, la riduzione dei tempi di attesa per i rimborsi fiscali e il potenziamento della dichiarazione dei redditi precompilata. Laureatosi in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma, è iscritto all'Ordine degli Avvocati dal 1998. Nello stesso anno ha iniziato a lavorare come avvocato tributarista presso lo studio legale dell'ex ministro Augusto Fantozzi, dove è rimasto fino alla nomina al vertice di Equitalia nel 2015. Suo fratello, Paolo, è dal luglio del 2018 prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa sede.