AstraZeneca ha annunciato mercoledì di aver avviato il ritiro mondiale del suo vaccino contro il Covid-19. L'azienda farmaceutica ha aggiunto anche che procederà al ritiro delle autorizzazioni all'immissione in commercio del Vaxzevria in Europa. AstraZeneca ha motivato il ritiro con la mancanza di domanda e l'eccedenza di vaccini attualmente disponibili sul mercato: «Poiché sono stati sviluppati numerosi vaccini aggiornati per le varianti Covid-19, ora c'è un surplus di sieri disponibili. Ciò ha causato una diminuzione della domanda di Vaxzervria, che non viene più prodotto né fornito».
La decisione fa seguito alla nota ufficiale dell'azienda di marzo sullo stop alla commercializzazione del vaccino nell'Unione europea. Ieri l'Agenzia europea per i medicinali ha emesso un avviso secondo cui il vaccino non è più autorizzato all'uso. Il vaccino è stato oggetto di una causa intentata a Londra dai parenti di cittadini britannici morti per coaguli del sangue che appaiono collegati al prodotto AstraZeneca: «Può causare un rarissimo effetto collaterale, con complicazioni potenzialmente fatali», avevano spiegato a fine aprile i legali in aula.
L'effetto collaterale raro ma grave è noto come trombosi con trombocitopenia o TTS. La rara sindrome si è verificata in circa due o tre persone su 100 mila vaccinate con Vaxzevria.