Scicli - A Modica tutti chiamano quel quartiere "la Sorda", per via di una tabaccaia priva di udito che in quella zona di campagna aveva il proprio negozio. Ma i buontemponi del Consorzio Autostrade Siciliane hanno deciso di nobilitare nella segnaletica quel quartiere chiamandolo Sacro Cruore, con omaggio implicito a Parigi e al suo Sacré-Cœur.
Di Scicli invece neanche l'ombra nella segnaletica autostradale della famosa Siracusa-Gela, dal 7 dicembre scorso approdata a Modica.
A segnalare l'assurda dimenticanza è Ezio Occhipinti, fondatore dell'albergo e dell'ospitalità diffusa di Scicli poi esportata in altre città siciliane.
"Recentemente, mentre tornavo da Catania lungo l'autostrada fino a Modica, ho osservato con occhio da turista la segnaletica lungo il percorso. Negli ultimi vent'anni, con la progressiva realizzazione del tratto Siracusa-Gela e l'aggiunta dei vari svincoli come Rosolini, Ispica e Modica, ho notato con stupore l'assenza di indicazioni per Scicli. È come se questa città fosse stata dimenticata, non solo sui cartelli principali, ma anche su quelli secondari. Fino ad oggi, nel tratto Catania-Modica, non c'è alcuna menzione di Scicli", scrive Ezio Occhipinti nel suo blog.
"Ciò che sorprende è che a Modica, sia prima che dopo lo svincolo, vengono indicato addirittura un quartiere (una via) come il Sacro Cuore, manco fossimo a Parigi (sic!), ma non c'è traccia di Scicli. Chiunque percorra questa strada, che siano turisti siciliani, nazionali o stranieri, non ha alcuna informazione su Scicli fino a quando non arriva all’ingresso di Modica, dove si intravede a malapena un cartello mezzo nascosto dal guardrail che segnala Scicli sulla destra".
"La segnaletica stradale è sempre stata fondamentale per l'accoglienza turistica", conclude Occhipinti.