Ragusa - Nell'ultima settimana la media tra prime, seconde, terze e quarte dosi di vaccini anti Covid somministrati in Sicilia è stata appena di 1.542 al giorno contro le 2.400 della prima settimana di aprile, ma nelle ultime due giornate si è scesi addirittura a un centinaio. Del resto, tra boosterizzati e guariti, i vecchi no vax sono sempre meno. Non decolla soprattutto la quarta dose, per pazienti fragilissimi e over 60 con patologie pregresse: finora l'hanno fatta solo in 6mila, lo 0,06% dei soggetti a cui è raccomandata. L’estate avanza, contagi e ricoveri calano ancora faticosamente ma - se vigesse ancora il sistema dei colori - l’Isola resterebbe comunque saldamente in bianco, avendo solo un indice che ne sfonda la soglia: i ricoveri ordinari, al 23%.
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Lo stato di aperta convivenza col Coronavirus in cui viviamo a tutti gli effetti, preoccupa Bill Gates. Pur non volendo essere una “voce di sventura e oscurità - premette il fondatore di Microsoft, uno dei cosidetti "poteri forti" secondo i complottisti - il rischio che emerga una variante del Coronavirus più virulenta è “molto al di sopra del 5%: la pandemia non è ancora finita e non abbiamo visto il peggio” ammonisce il filantropo 66enne. Da qui, la necessità di un aggiornamento dei sieri attuali. Intanto, la pillola di Pfizer delude nella prevenzione dell'infezione in persone esposte al virus, già messa in commercio. Dall’ultimo studio della stessa casa farmaceutica, diffuso ai media in questi giorni, l'obiettivo di proteggere dal contagio è fallito, avendo rilevato "riduzioni del rischio di appena “il 32% e del 37% negli adulti che hanno ricevuto Paxlovid, rispettivamente per 5 e 10 giorni”.