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Chiusura centri vaccinali ospedalieri, monta la protesta

Per le somministrazioni del siero anti-Covid niente più vaccini in Ospedale

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La chiusura dei centri vaccinali ospedalieri decisa dall’Assessore alla Salute, Ruggero Razza, fa montare una protesta corale.
Per le somministrazioni del siero anti-Covid niente più vaccini in Ospedale, nonostante le ottime performance in termini numerici e di efficienza, come testimoniato da alcuni riconoscimenti di prestigio , come la Fondazione Onda, che all’Ospedale “Maggiore” di Modica ha riconosciuto un premio nazionale.
La decisione del governo regionale assunta negli ultimi giorni ha scontentato tutti , sia i lavoratori impegnati in prima linea nel contrasto alla pandemia e utenti.
La questione è tutta politica e riguarda le indennità extra a cui dovranno rinunciare gli impiegati dei centri ospedalieri (circa 60 euro l'ora). Ufficialmente la questione riguarda i numeri delle somministrazioni: attualmente, possono essere gestiti soltanto dalle strutture dell'emergenza.
Intanto, mentre si attendono gli accordi riguardanti le altre province siciliane, si mobilita anche la politica. "Non c’è alcun dubbio, la chiusura dei centri vaccinali ospedalieri decisa dall'assessore Ruggero Razza è l’ennesima scelta sbagliata di questo governo del nulla. Se l’intento era anche quello di risparmiare, poteva andare a rivedere le spese degli hub, che costano tantissimo e in proporzione rendono molto, ma molto meno delle strutture che il governo vuole chiudere", affermano i deputati regionali del M5S Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca, componenti della commissione Salute dell’Ars.


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