Tra le voci presenti nel bilancio condominiale, una di quelle che spesso risultano meno chiare e comprensibili a tutti è relativa al costo dell’amministratore di condominio, obbligatorio per Legge in caso di edifici con più di 8 condòmini.
A questo, più recentemente, si è aggiunta un’altra figura professionale che si rivela essenziale per garantire maggiore trasparenza e verificabilità sull'operato dell’amministratore: stiamo parlando del revisore condominiale, che ha il compito di analizzare e tutelare il patrimonio condominiale e la corretta tenuta della contabilità.
Entrambi questi incarichi sono nominati dall’assemblea condominiale, ma ovviamente hanno un costo che grava sulle finanze dei proprietari degli immobili. In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza sul compenso amministratore di condominio, così come di un revisore, e su cosa include questa voce di spesa.
Quanto è il compenso di un amministratore di condominio
Quello dell’amministratore di condominio è un vero e proprio lavoro che necessita di profonde conoscenze e competenze e comprende grandi responsabilità.
Si tratta, a tutti gli effetti, della figura che riveste il ruolo di rappresentante dal punto di vista legale dei condomini e ha il compito di gestire lo stabile e la sua manutenzione, indire le assemblee condominiali ed eseguire le delibere stabilite, disciplinare l'uso delle parti comuni e la fruizione dei servizi nell'interesse di tutti i condomini, occuparsi della parte amministrativa, contabile e fiscale e facendo osservare le norme stabilite dal regolamento di condominio.
Il compenso, che non si basa su tariffari nazionali (in quanto al momento ancora non esistono), tiene generalmente conto delle varie e differenti mansioni, anche molto complesse, che ricadono sull’amministratore di condominio e sulla sua esperienza, competenza e formazione.
Anche la struttura organizzativa e i servizi garantiti possono far salire la spesa da destinare all’amministratore condominiale, così come la situazione manutentiva del condominio: in caso di maggiore complessità di amministrazione, il compenso può richiedere infatti una cifra più alta.
Inoltre, un fattore che determina la quantificazione del compenso è il numero di immobili e unità immobiliari gestite e la zona di ubicazione del condominio. Questo compenso, determinato in misura annuale, viene definito dall’amministratore stesso al momento della nomina e deve essere approvato dall’assemblea prima di confermare l’incarico.
Quanto è il compenso di un revisore condominiale
Come abbiamo spiegato sopra, quella del revisore condominiale è una nuova figura nata per tutelare i condomini fornendo uno strumento di garanzia e controllo sulla verifica della contabilità condominiale fatta dall’amministratore di condominio in carica o precedente.
Anche in questo caso, si tratta di un ruolo con molteplici mansioni e responsabilità (dal controllo al rapporto sulle verifiche svolte), il cui compenso varia in base a diversi fattori: dimensione del condominio, complessità delle attività, specifiche esigenze, numero di annualità da controllare, ecc.
Nonostante si tratti di una spesa che può risultare elevata, assumere un revisore condominiale professionista significa garantire al proprio condominio non solo la totale sicurezza e trasparenza su tutte le spese effettuate o da effettuare, ma anche un significativo risparmio nel lungo termine in caso di errori che potrebbero provocare spese maggiori di quelle realmente necessarie.