Roma – Abbiamo già affrontato su Ragusanews la necessità di immunizzare anche i bambini per raggiungere l’immunità di gregge e scacciare per sempre il Covid dalla faccia della Terra. A dare una mano a proteggere subito il target più basso, però, non ci penseranno tanto i vaccini allo studio quanto le future mamme. Quelle vaccinate s’intende, in grado di trasmettere gli anticorpi ai neonati: d’ora in poi i bambini che nasceranno, e quindi le nuove generazioni, cresceranno coperte dal virus. Se le madri sono vaccinate - prima o in gravidanza - i bambini nascono già protetti, almeno per i primi anni: l'hanno provato una serie di studi sul sangue del cordone ombelicale e sull'allattamento e, da qualche mese, i primi parti concreti, avvenuti naturalmente anche in Italia.
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Una delle prime neonate fortunate è stata la figlia di una dottoressa del reparto di medicina interna all'ospedale Vito Fazzi di Lecce: la 35enne Elena Colizzi, vaccinata in gravidanza anche per donare gli anticorpi Covid alla sua bimba, venuta al mondo immunizzata. “Una scelta da medico e da mamma - ha detto -, io ho avuto questa possibilità perché sono una dottoressa, spero che presto possano beneficiarne tutte le donne incinte”. Per le quali - tra tanti target e categorie non più tanto prioritarie - meriterebbe d’essere aperta urgentemente una corsia preferenziale nel piano vaccinale. “Ho visto con i miei occhi cosa è stato il Covid nella prima ondata - aggiunge Colizzi - e per questo non ho esitato a vaccinarmi in gravidanza: bisogna avere paura del virus, non del vaccino”.
Inoltre col passare del tempo, quando l'infezione si concentrerà soprattutto durante l'infanzia, la costante esposizione al virus nell'età adulta dovrebbe rendere l’agente patogeno sempre meno aggressivo e affine ai quattro coronavirus umani già responsabili del raffreddore. L’ha spiegato anche dall'Oms: solo due malattie sono state eradicate grazie ai vaccini - il vaiolo e la peste bovina -, tutte le altre per cui sono disponibili farmaci sicuri ed efficaci sono diventate gestibili. Ci conviviamo da anni e non sono artefici del disastro sanitario provocato dal Sars-Cov-2. Forse non lo spazzeremo mai via del tutto ma di certo impareremo a conviverci, senza mascherina. Grazie ai vaccini, e alle mamme.